mercoledì, Maggio 1, 2024
Si attende con una certa impazienza in Valtenesi - come del resto su tutta l’area gardesana - l’inizio della stagione turistica, che ha la sua prova generale nei giorni delle imminenti festività pasquali

Pasqua in Valtenesi

Si attende con una certa impazienza in Valtenesi – come del resto su tutta l’area gardesana – l’inizio della stagione turistica, che ha la sua prova generale nei giorni delle imminenti festività pasquali. E già nei giorni scorsi che portano ad avvicinarsi a questo importante fine settimana, un buon movimento di villeggianti si è notato sulle strade della zona, che offre molte opportunità ai turisti: si apre così, di fatto, una stagione turistica che stando alle previsioni dovrebbe essere abbastanza ricca di soddisfazioni per gli operatori gardesani. Sono parecchie le seconde case disseminate sul territorio della Valtenesi, che in pratica vedono arrivare i proprietari dai paesi e dalle città di residenza, nel fine settimana. E quello che si sta vivendo nella zona è un fine settimana speciale, per una prima uscita sulle sponde del Benaco. Oltre alle bellezze naturali, ai panorami che si possono ammirare sia dai paesi a lago che da quelli in collina della Valtenesi, la zona offre itinerari anche storico-culturali molto interessanti. Da Desenzano a Salò, la Valtenesi presenta castelli ben conservati e restaurati, alcune importanti chiese, come quella di Sannt’Emiliano a Padenghe, la Pieve Vecchia di Manerba, il Santuario della Madonna del Carmine a San Felice, la chiesa di San Pietro in Lucone a Polpenazze, quella di San Fermo a Portese, della Madonna della Neve a Moniga, costruzioni romaniche tutte di certo pregio architettonico. Poi a Manerba, in località Montinelle, ai piedi della Rocca che sta rivelando reperti molto interessanti all’interno di un parco naturale, c’è da visitare il Civico museo archeologico. Per chi avesse qualche ora in più da dedicare alla visita storico-culturale dei sette paesi che compongono la zona, va detto che a Padenghe si può vedere anche Villa Barbieri, settecentesco edificio restaurato con molta cura, ed ora sede del municipio: a fianco la parrocchiale di Santa Maria del 1682. A Moniga, oltre al castello ben conservato, c’è da vedere la chiesetta di San Michele in stile romanico con pronao del cinquecento, nonché la settecentesca dimora di Villa Bertanzi nel centro del paese. A Manerba, la Rocca fa da magnifica vedetta sull’azzurra distesa del lago, mentre sono numerose le chiese che conservano interessanti affreschi: la Pieve di Santa Maria, quella della Santissima Trinità, di San Bernardo, di San Giorgio, di Santa Caterina, di Santa Lucia, di San Sivino, tutte databili attorno al quindicesimo secolo, e disseminate nelle frazioni di Montinelle, Solarolo, Gardoncino, Balbiana, Pieve. A San Felice c’è il Palazzo del Monte di Pietà, i resti del castello, la parrocchiale dai lineamenti barocchi. A Puegnago troviamo il castello dalla caratteristica forma ovoidale, posto vicino a piazza don Baldo: un vero e proprio balcone naturale sul lago e sulla Valtenesi. Poi Polpenazze, ricca di pregevoli palazzi: è stata anche sede di un importante insediamento preistorico nella zona del lago di Lucone, ora prosciugato. Infine Soiano, che si raggiunge per un strada panoramica a ridosso del campo da golf, si presenta con il suo bel castello, sede di spettacoli estivi.

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