L’Appa, nel quadro della nornmale attività istituzionale, effettua i controlli sulla baneabilità delle acque pubbliche. Sul Garda i suoi punti di prelievo sono dieci, otto normali e due extra: le spiagge Miralago, Sabbioni e dei Pini, il pontile del campeggio Maroadi e quello al Cor, la spiaggia della Conca d’Oro, dell’albergo Pier e di Tempesta. In più viene effettuato un prelievo in centro lago (pressapoco al confine con le province di Brescia e Verona, soprattutto per avere elementi in caso che il Basso lago affermasse di essere «inquinato» dai trentini) ed alla spiaggia del du Lac. I prelievi sono stati effettuati anche in questi mesi con scadenza più o meno quindicinale, dal 6 aprile in poi per sette volte tra primavera ed estate. L’ultimo dato disponibile, consultabile sul sito internet dell’Apss, riguarda le analisi del 15 luglio: alla Miralago sono risultati presenti per ogni 100 ml d’acqua 7 coliformi, 9 streptococchi fecali ed 1 coliformi fecale; alla Sabbioni zero per tutte i tipi di microrganismo, al du Lac rispettivamente 44, 1 e 21; alla spiaggia dei Pini 3 coliformi, zero streptococchi e zero coloformi fecali. I coliformi sono microrganismi che indicano una contaminazione da feci delle axcque: per legge non devono superare i 2000 per 100 ml. La massima concentrazione rilevata nelle acque rivane è di 96 alla spiaggia dei Pini il 30 aprile. I coliformi fecali sono normale flora batterica dei mammiferi, ed indicano contaminazione fecale recente: il limite di legge è di 100 in 100 ml d’acqua. Il massimo riscontrato è di 21, il 15 luglio alla spiaggia del du Lac. Gli streptococchi fecali sono batteri della flora microbica intestinale ed indicano una contaminazione fecale recentissima: il limite è di 100 colonie in 100 ml. Il massimo, 9 è stato rilevato il 15 luglio alla spiaggia Miralago. La conclusione: finchè continua a funzionare il controllo e finchè l’azienda sanitaria espone bandiera verde, la balneazione non presenta problemi di sorta. Una contestazione «nei fatti» di quanto invece pubblicato da Legambiente dopo la campagna «Goletta dei laghi»: secondo l’associazione, la foce del fiume Sarca è fortemente inquinata (coliformi e/o streptococchi fecali oltre 500) e quella di Punta Lido – dove sboccano i torrenti Albola e Varone – inquinata e altresì sconsigliabile. Il problema è appunto il carattere episodico del rilievo effettuato da Legambiente e il punto scelto per il controllo: a breve distanza dalla foce, gli agenti inquinanti possono anche assumere una concentrazione nell’acqua non più rilevante.
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