giovedì, Settembre 18, 2025
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In vista lavori di miglioramento per tutte le strutture portuali della cittadina

Porto Vecchio, passerella nuova

Una passarella in legno attorno al porto Vecchio, la scogliera della darsena della Zattera rinforzata, infine in arrivo nuovi pendini (attracchi sotto il pelo dell’acqua) nel porto di Desenzano. La Regione Lombardia, come annuncia l’assessore Venieri, ha autorizzato e finanziato alcune opere portuali i cui progetti erano stati trasmessi al Pirellone più di un anno fa. Dunque, il porticciolo Vecchio, incastonato nel cuore della cittadina gardesana, avrà una passarella in legno lungo l’intero perimetro. Sarà così più agevole per i diportisti ed i pescatori salire o scendere dalle barche ormeggiate. L’altro intervento riguarda il rafforzamento della scogliere del porto della Zattera a Rivoltella. Intervento utile perché le onde del lago in tempesta arriveranno con minor violenza nel bacino interno e, di conseguenza, con minor rischio per i natanti. Infine, il porto di Desenzano sarà dotato di pendini per l’ormeggio delle imbarcazioni. Anziché ricorrere alla classica e vecchia boa, i diportista potrà attraccare il proprio natante al pendolino che si trova sott’acqua. In questo modo le tante boe ancorate al fondale potranno essere rimosse. Ma se le notizie in arrivo da Milano non potranno che far piacere sia all’Amministrazione comunale sia agli utenti, c’è però da registrarne una che potrebbe invece portare qualche malumore tra i concessionari. Nei giorni scorsi il consigliere leghista Rino Polloni ha inviato una interrogazione urgente al Consiglio comunale in cui si richiama l’attenzione sul calcolo dei canoni d’ormeggio notificati di recente agli oltre 500 concessionari che hanno ottenuto il posto barca dal Comune. Secondo Polloni, che fa riferimento alla recentissima legge regionale n.1 del gennaio scorso, il canone ed il posto barca andrebbe riformato, pertanto agli utenti andrebbero rimborsate le somme erogate illegittimamente. Perché il calcolo sarebbe stato erroneamente effettuato sulle base di un conteggio che risaliva alla vecchia legge del 1998. Venieri, però, non ci sta. «I calcoli sono stati fatti secondo le norme regionali. Non solo, abbiamo chiesto ripetutamente alla stessa Regione un parere circa la legittimità dei nostri calcoli. Ebbene – riprende l’assessore – i funzionari ci hanno risposto affermativamente, l’ultima volta in settembre». Il ragionamento che fa l’esponente del Carroccio è semplice. La legge regionale, dice, introduce un nuovo concetto: per le concessioni di posti barca il canone dovuto è unico e corrisponde al valore del solo spazio occupato dall’unità di navigazione. Ma, non sembra che il Comune abbia chiesto indebitamente somme in più ai concessionari. La recente legge regionale dispone ora un criterio diverso per le concessioni demaniali. Un pontile, per esempio, costerà al concessionario un canone per l’area occupata dalla struttura, in più un altro canone riferito allo spazio acqueo occupato dai natanti. Dalla Direzione Trasporti e Navigazione della Regione, interrogata da Bresciaoggi sulla qestione, si risponde che «per i posti barca non ci sono problemi». Che tutto, cioè, è rimasto come prima». Ma non si sa mai: può darsi che da questo spunto venga a sorgere una imprevedibile querelle.

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