lunedì, Aprile 29, 2024
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Viaggio nei secoli, dalle rogge alle fontane fino alla moderna rete di distribuzione

Preziosa e indispensabile: è sorella acqua

Fino alla metà dell’800 esistevano ad Arco solamente due fontane. Il bisogno idrico della popolazione veniva garantito più che altro dai numerosi fossi e canelette che spuntavano da ogni parte del paese. L’acqua veniva considerata come un bene assoluto a cui era necessario prestare la massima considerazione, al contrario di quello che accade oggi. La storia di una comunità, nella fattispecie quella arcense, può essere raccontata anche attraverso lo scorrere, nel tempo, delle proprie acque, dei propri fiumi, ruscelli, sorgenti. E proprio a questo è finalizzato il progetto “Sorella Acqua”, un’iniziativa voluta ed allestita dall’assessorato alla cultura di Arco.L’acqua come simbolo, mito, origine, ispirazione. E soprattutto come testimonianza storica di un passato oramai lontano. “Sorella Acqua” è innanzitutto una mostra che aprirà i battenti sabato prossimo nelle fastose sale dell’Atelier Segantini presso Palazzo Panni. Ogni luogo interessato dall’esposizione avrà una sua specifica collocazione, ogni sala rappresenterà una tappa di un percorso ben delineato e unitario. Si potranno così ammirare le origini dell’acqua (dalle sorgenti alle fontane, ai serbatoi, ai lavatoi fino ad arrivare, in un secondo momento, agli acquedotti) ma anche gli sviluppi dell’utilizzo idromeccanico (mulini, forge, frantoi, segherie) con particolare richiamo all’irrigazione dei campi. Una sala sarà poi dedicata all’energia idroelettrica, un’altra all’ambiente acquatico (con la riproduzione di quello caratteristico dei fossi), un’altra al fiume e alla pesca. Si potranno quindi visionare documenti storici, reperti antichi e suggestive rappresentazioni con video e naturalmente mappe e fotografie d’epoca. A corollario della mostra saranno anche esposti alcuni lavori in ceramica raku dell’artista Guido Omezzolli. «Questa manifestazione – ha commentato l’assessore alla cultura Ruggero Morandi – è sicuramente la più interessante dell’anno. Siamo soddisfatti del lavoro che è stato realizzato e per questo devo ringraziare il gruppo di persone che ha collaborato fattivamente, ad iniziare dal professor Romano Turrini». “Sorella Acqua”, che rimarrà aperta fino al 20 maggio, è anche una serie di appuntamenti e manifestazioni ad incominciare dal “percorso per gli insegnanti”, che si terrà giovedì 5 aprile e che avrà come obbiettivo quello di tracciare le principali linee didattiche da seguire nelle visite con gli alunni, per finire poi con il convegno di sabato 19 maggio in cui, oltre ad un primo bilancio, si proverà anche a delineare una sorta di mozione d’intenti.

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