Semaforo verde per una serie di opere finalizzate alla riqualificazione del territorio della Comunità montana Parco dell’alto Garda. Il costo complessivo è di poco inferiore ai 2 milioni 455 mila euro che, per una parte (750 mila euro) prevede l’utilizzo di mutui senza interesse, cui la Comunità potrà accedere in seguito ad una deliberazione della Giunta regionale lombarda. La decisione di rendere possibile l’erogazione di questa cifra (750 mila euro) è stata presa dal Pirellone un mese fa, ma la notizia è stata resa nota solo in questi giorni. Nella sede della Comunità Parco, a Villa di Gargnano, c’è soddisfazione anche per la consistenza dell’importo del finanziamento, che andrà ad abbattere il costo complessivo delle nove opere che verranno realizzate: una in ciascun Comune (da Salò a Limone, compresi Valvestino e Magasa). In pratica, spiega il presidente della Comunità, Bruno Faustini, l’importo complessivo è composto dai 750 mila euro a tasso zero, cui si aggiunge una quota percentuale di ciascun comune sull’opera che verrà eseguita nel suo territorio: nel complesso, i Comuni metteranno sul tavolo 726 mila euro. Al completamento della spesa si provvederà con 978 mila euro impegnati con una deliberazione della Comunità montana stessa. Parte di questa ultima voce (927 mila euro) provengono dalla Legge 36/88 e parte (51 mila euro) dalla Legge 31/96. L’Ente appaltatore delle opere è, quindi, la Comunità montana, anche se i singoli comuni si assumeranno la responsabilità dell’iter burocratico e amministrativo. Al termine, la rendicontazione sarà unica. I comuni, dal canto loro, hanno già provveduto a dichiarare – nel luglio scorso – la quota di cofinanziamento. Una quota che, in percentuale, non è uguale per tutti, ma che tiene conto della zona di svantaggio nella quale si trovano i rispettivi territori comunali: Magasa e Valvestino saranno privilegiati rispetto ai comuni rivieraschi. Tra le voci del progetto di riqualificazione troviamo gli acquedotti (1900 metri), le fognature (4100 metri), altri servizi (Enel, Telecom, 3350 metri), pavimentazioni stradali (14 chilometri), arredo urbano, sistemazione di edifici e di muri. Obiettivo del progetto è «la valorizzazione del territorio del Parco dell’alto Garda bresciano sia mediante riqualificazione dei centri storici, dei percorsi e strade pedonali di collegamento dal centro alle frazioni esterne e dei percorsi panoramici, sia mediante recupero conservativo e riqualificazione di insediamenti e siti minori. I tempi di realizzazione di ciascuna iniziativa sono previsti nell’arco del triennio 2001-2003». Tra i lavori programmati (ne parliamo nell’articolo a fianco) i più consistenti sono previsti a Tremosine (542.279 euro, con partecipazione del Comune per 78 mila euro) e Limone (774.685 euro con partecipazione del comune per 118 mila euro). Nel primo caso, oggetto dell’attenzione saranno le frazioni di Voltino e Pregasio: pavimentazione con cubetti in porfido, recupero lavatoi pubblici e fontana, rifacimento completo dell’impianto di illuminazione, interramento degli impianti tecnologici, posa di panchine ed opere di arredo. A Limone, invece, gli interventi saranno concentrati nelle vie Comboni, Milanesa, Nova, Reamòl e sul lungolago Marconi. «È previsto in particolare di intervenire sulla viabilità panoramica valorizzandone soprattutto alcune zone: la passeggiata nell’oliveto verso la casa del Beato Daniele Comboni, il percorso che porta all’oleificio, la strada collinare che conduce alle calchere, la cascata di Sopino, la passeggiata in mezzo alle limonaie fino al Sentiero del Sole». Non si tratterà solamente di rifare le pavimentazioni in porfido o ciottoli, ma di posare in alcuni tratti i sotto-servizi.
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La Comunità montana ha varato opere pubbliche per quasi 2 milioni e mezzo di euro, in parte finanziate da un prestito regionale senza interessi. Acquedotti, fognature, pavimentazioni, servizi: interventi in ogni comune.
Pronti i soldi per valorizzare il Parco
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