venerdì, Aprile 19, 2024
Italiani nel mondo: i cervelli in fuga

Qa e là

Italiani nel mondo: i cervelli in fuga I nostri ricercatori scientifici continuano a distinguersi, soprattutto all’estero. Molte delle recenti scoperte, infatti, sono dovute all’impegno di cittadini italiani che sono emigrati in cerca di fortuna e per scappare da nepotismi e raccomandazioni. E sulla fuga di cervelli dall’Italia, istituzioni e associazioni stanno prendendo posizione. Il ministro della sanità Umberto Veronesi sostiene che “si tratta di un fenomeno destinato a finire” riferendosi alla vicenda dei due medici italiani in “esilio” in Usa che recentemente hanno scoperto il gene del neuroblastoma. Il ministro ha anche dato un suggerimento ai giovani ricercatori: “la genetica molecolare potrebbe essere uno di quei settori sui quali puntare la propria attenzione”. Da un’indagine dell’Associazione dottorandi italiani (Adi) emerge che le mete preferite di chi lascia l’Italia sono gli Stati Uniti, la Francia e la Gran Bretagna. Pochi vanno in Giappone. Ad emigrare sono soprattutto ingegneri e fisici, seguiti da biologi e medici. E quasi tutti i ricercatori oggi impegnati all’estero sono uomini (70/75%).

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