«Rivogliamo la nostra Caprino-Spiazzi; la gara che per 22 anni è stata uno dei vanti del paese deve ripetersi. Era un evento importante che ha reso Caprino noto in Europa e nel mondo». E’ questo l’appello rivolto da Sandro Polato, presidente del «Ferrari Club di Caprino», all’amministrazione durante l’incontro a Palazzo Carlotti per festeggiare il 95° compleanno di Silvio Ferri, mascotte in pensione del «Cavallino rampante» di Maranello. La risposta del sindaco Maria Teresa Girardi è stata di totale appoggio a Polato, ma purtroppo il sostegno morale non basta più. L’Automobile Club (Aci) ha infatti programmato la corsa, ma non la organizzerà se non avrà maggiori contributi da parte del Comune o altri enti locali. «Abbiamo già iscritto la gara nel calendario Aci del 2003, per domenica 1° giugno; intendiamo realizzarla ma ci aspettiamo un aiuto economico da parte degli enti interessati, in particolare dal Comune», risponde Giuseppe Arcaroli, presidente dell’Aci. «Entro dicembre o al massimo gennaio dobbiamo essere certi che ci verrà dato il contributo necessario». «La medesima richiesta era stata fatta l’anno scorso», continua Arnaldo Ferrarese, segretario dell’Aci. «Il Comune rispose che avrebbe interessato Provincia e Regione ma il risultato non c’è stato, per cui nel 2001 la gara non si è fatta. «Nel 1980 l’amministrazione dava un contributo di 20 milioni, negli anni tale cifra si è ridotta di molto. La gara ci costa ora circa 200 milioni e lascia un pesante deficit che si aggira intorno ai 90. Se Comune , Provincia, Comunità montana del Baldo contribuissero ciascuno con una trentina di milioni di vecchie lire e si riuscisse anche a trovare uno sponsor, i problemi non ci sarebbero. Diversamente l’Aci non può sostenere da sola la spesa per realizzare l’evento». Il sindaco, da parte sua, commenta: «Abbiamo sempre dato un contributo di una ventina di milioni di vecchie lire , ma non possiamo ricavare dal bilancio di Caprino, un Comune di 7mila 500 abitanti, un aumento di molto significativo». Ricorda quindi le richieste fatte già l’anno scorso ad enti amministrativi «superiori»: «Nel tentativo di scongiurare la poi avvenuta sospensione mi mossi per ottenere aiuti economici esterni, ma non ottenni che dichiarazioni di solidarietà. Sto nuovamente perorando la causa in Provincia, Regione, Camera del commercio e Comunità del Baldo. Per ora non ho risposte concrete. Comunque, anche se un contributo arrivasse dai Comuni del comprensorio baldense tramite la Comunità montana del Baldo, sarebbe sempre minimo rispetto alla copertura dello “sbilancio” lamentato dall’Aci». L’assessore allo Sport Elio Zanetti ricorda la collaborazione chiesta alla scuderia automobilistica Car-Racing: «Ha 30 anni di esperienza e potrebbe appoggiarci». «Ma bisognerebbe valutare il tipo di collaborazione, visto che la corsa è una creatura dell’Aci, un brevetto di proprietà», precisa Girardi. La parola magica sarebbe «sponsor»: «Non siamo più riusciti ad organizzare questa manifestazione per mancanza di fondi: serve uno sponsor», dice Zanetti. «Sono in corso riunioni con l’Aci per valutare meglio la situazione: è necessario il loro totale appoggio». La gara, che si svolgeva sempre nella prima settimana di giugno, fu sospesa nel 2000. «Nel 2001 fu organizzata in due manche, una versione ridotta senza fascino perché il percorso accorciato fa perdere spettacolarità. Mancano bei tornanti come quello di località Baita», chiude Zanetti. Barbara Bertasi Ha origini mantovane e sessantottine la più amata gara automobilistica del Baldo. Nacque il 28 agosto 1966, la Caprino-Spiazzi, quando l’Automobile Club di Mantova decise che il tratto di provinciale che da Caprino porta a Spiazzi di Monte Baldo poteva essere un tracciato ideale per una “cronoscalata”. Così la gara di velocità in salita ebbe il suo primo start. Ottenne subito un gran successo di pubblico, ma due anni dopo venne interrotta. Dovettero passare 12 anni prima che l’Aci di Verona, il Comune di Caprino e la Pro loco siglassero un nuovo accordo per far rinascere la corsa. La gara fu dunque ripresa nel 1980 con un percorso di nove chilometri, di poco inferiore a quello precedente di 10 chilometri e 200 metri. Ancora una volta il successo fu assicurato ma alterne vicende e incidenti ne hanno determinato, l’estate scorsa, la sospensione. Già nel 2001 il percorso era stato ridotto a 5 chilometri, dall’albergo Ristorante Pineta a «Località Baita».
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L’appello. Il Ferrari club chiede di riportare all’originale la gara di auto che ha reso il centro del Baldo famoso nel mondo. «Riducendola, si è perso in spettacolarità» L’Aci: «Servono aiuti economici maggiori»