Riva del Garda dal 4 al 6 settembre ospiterà il vertice dei ministri degli Esteri dell’Unione europea. Un appuntamento senza pari per la storia della cittadina e per il Benaco intero. Tutto comincia a muoversi. La macchina organizzativa, il mondo politico, le aziende che devono rifare il look a parte della città, le forze dell’ordine per il piano di sicurezza. Non mancano tuttavia i malumori di una frangia di albergatori e commercianti preoccupati per tutta una serie di cantieri che si apriranno in piena stagione turistica e per alcune zone della città che verranno chiuse a tutti. La galassia new global, poi, protesta per i contenuti di un summit che si appresta a proporre la privatizzazione planetaria di tutta una serie di servizi, anche quelli più essenziali. Se il vertice è accolto come un evento unico e imperdibile per la cittadina altogardesana, dall’altra iniziano a serpeggiare i primi dubbi, anche tra gli operatori economici, proprio sull’opportunità di collocare in piena stagione un vertice che creerà disagi, legati alle limitazioni e ai divieti imposti dalla sicurezza. Per alcuni giorni verrà chiusa la spiaggia di Riva, i controlli si moltiplicheranno, sarà istituita una sorta di zona rossa e chiusa al traffico parte della Gardesana. Alcuni candidati sindaci per le prossime elezioni hanno già chiesto un dibattito pubblico in consiglio comunale sull’argomento. Non piace agli esponenti politici che il summit sia stato imposto dall’alto (dalla dirigenza dell’ente fieristico di Palazzo dei Congressi, il cui consulente Mario Malossini vanta rapporti privilegiati con il ministro degli Esteri Franco Frattini) senza una consultazione preventiva della comunità. Il vertice poi, lo ricordiamo, cade nel semestre di presidenza italiano dell’Unione europea. I lavori di maquillage stanno procedendo, a strade e marciapiedi viene rifatto il look. All’hotel Du Lac et du Park, che ospiterà i ministri, le ventotto stanze verranno arredate a nuovo. Sono attese altre 800 persone tra delegazioni e personale vario e 450 giornalisti da tutto il mondo. Il vicesindaco in carica, Pietro Matteotti, ha già concordato con la Provincia autonoma una sessantina di interventi sulla città per un costo complessivo di 16 milioni di euro. Si sta preparando all’appuntamento anche il variegato mondo new global. Ne fanno parte una ventina di gruppi locali e provinciali tra i quali Wwf, Amnesty international, Greenpeace, Casa per la pace Alto Garda, Rovereto e Trento, Commercio equo, Cgil, Lilliput, Punto Rosso, Porcospino, Comitato pro referendum di Tenno, Mercurio, Cosmopolitan greetings, Comitato per uno sviluppo sostenibile, Attac, Apibimi, Rifondazione comunista, Lista civica l’Ora, Verdi. Sia Roberto Meregalli della Campagna nazionale «Questo mondo non è in vendita» che Valentina Fulginiti di Attac Italia per la Campagna «Stop Gats», entrambi relatori all’incontro, sono stati espliciti: «Il summit di Riva del Garda – hanno detto – preparerà quello del Wto (Organizzazione mondiale del commercio) di Cancun che si terrà dopo pochi giorni. Ebbene a Riva si deciderà la posizione europea sulla liberalizzazione dei servizi, anche di quelli essenziali, che sono diritti fondamentali del cittadino, quali la sanità, l´istruzione, l´acqua, l´energia». «Gli stati nazionali dovranno piegarsi alle leggi del mercato, imposte dal Wto. Dovranno piegarsi anche gli enti locali. I consigli regionali e le comunità locali verranno progressivamente svuotate di senso. Questo è l´obiettivo degli accordi che verranno trattati a Riva del Garda e poi a Cancun, Messico. Ai diritti delle persone saranno anteposti i diritti commerciali. A meno che non si riesca a convincere i governanti a rivedere le posizioni». Gli attivisti, riunitisi a Riva del Garda, hanno proposto una serie di iniziative. Tra le prime: sensibilizzare i consiglieri comunali, regionali, i parlamentari dei rischi, per i diritti dei cittadini, contenuti negli accordi che verranno presi a Riva e a Cancun; informare l´opinione pubblica e le associazioni di categoria della posta in gioco. Verranno proposte mozioni ai consigli comunali che poi dovranno essere inoltrati ai parlamentari e ai governanti per aprire un dibattito e una riflessione su tutta la questione. E rimettere in gioco gli accordi stessi». A Riva si riuniranno i vertici dei governi dell´Unione europea per discutere un importante accordo che avrà conseguenze sulla vita di tutti i cittadini del mondo, soprattutto per i più poveri.
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Dal 4 al 6 settembre il summit dei titolari degli Esteri Qualche mugugno di ristoratori e albergatori, no global all’erta
Riva del Garda si prepara al vertice dei ministri Ue
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