Li vedi già di buon mattino, infreddoliti da quest’abbassamento della temperatura di fine marzo, mano nella mano con la mamma, su di un monopattino o, più semplicemente, dietro al papà che rudemente li trascina verso la Fraglia della Vela. Stiamo parlando dei ragazzini e ragazzine che da domani animeranno la ventesima edizione del “Meeting Internazionale Optimist”, la regata riservata ai piccoli timonieri nati negli anni compresi tra il 1987 ed il ’93. Il grosso della “truppa” è costituito dall’intera squadra danese, che tutti gli anni porta al Meeting organizzato dalla Fraglia di Riva non meno di 100/130 timonieri. Hanno armato i loro piccoli gusci in vetroresina già sabato scorso, ma l’incontro con il Garda c’è stato domenica mattina, con un forte Pelèr che non li ha per nulla impressionati. Tutto lo spazio disponibile attorno alla Fraglia era un fiorire di barche, alberi, vele, boma, mute stagne, panini, bibite. Il Garda ha offerto il meglio di sé: sole, vento ed il panorama unico che lo ha reso famoso in tutto il mondo. Ad oggi sono quasi 600 gli iscritti alla più famosa regata Optimist del mondo, la regata finita nel Guinnes dei primati due anni fa, quando vi parteciparono 630 timonieri. Recentemente all’Eurolymp, la tappa italiana del circuito riservato alle classi olimpiche, il vincitore nella classe Star, la più affascinante delle classi olimpiche, il danese (guardacaso) Nicklas Holm ha detto: “vinsi il Meeting Optimist qui da voi nel 1995, oggi preparo l’oro di Atene 2004. Il Garda è un campo d’allenamento e di regata unico al mondo, da nessun’altra parte trovi le condizioni che hai qui. Ci torno sempre e molto volentieri”. L’organizzazione febbrile ma impeccabile della Fraglia è pronta al via di questa 20ª edizione, segretario di classe in testa, il rivano Norberto Foletti, che è l’anima ed il corpo dell’Optimist azzurro nel mondo. Tante le soddisfazioni, due campioni europei, la campionessa italiana ed una squadra tra le più forti in assoluto. Vela e turismo, un sodalizio che il Garda porta avanti con entusiasmo, con i novanta giorni di regate che la sola Fraglia organizza nell’arco di una stagione, con l’imminenza del Surf Festival a Torbole e il Circolo Vela del presidente Santoni sempre lì, in prima fila anche lui a tenere alto in nome del Garda trentino. Quel Garda e quelle regate come l’Intervela, un classico da cinquant’anni a questa parte, che sta tanto a cuore ad un certo Francesco De Angelis, timoniere di una barca che di nome fa Luna Rossa: “il mio unico rammarico in carriera è quello non essere mai riuscito a vincere l’Intervela».
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Li vedi già di buon mattino, infreddoliti da quest'abbassamento della temperatura di fine marzo, mano nella mano con la mamma, su di un monopattino o, più semplicemente, dietro al papà che rudemente li trascina verso la Fraglia della Vela
Seicento piccoli timonieri sul Garda
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