martedì, Aprile 30, 2024
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Firmatari i presidenti Alessandro Azzi e Renzo Giacomelli

Sottoscritto importate accordo fra la BCC del Garda e la Fondazione Tovini di Verona

In un momento nel quale la finanza si interroga sul proprio ruolo nell’economia globalizzata e si chiede se debba ritenersi funzionale allo sviluppo, e a quale modello di sviluppo, le Banche di Credito Cooperativo rispondono in modo concreto, intessendo collaborazioni con chi sul territorio lavora e stringendo accordi per rispondere ai bisogni concreti dei singoli, delle famiglie e delle imprese.La situazione attualmente più esposta a queste forme di povertà è proprio la famiglia monoreddito con più figli a carico. Combattendo la povertà attraverso sostegni finanziari, ma anche con disponibilità alla consulenza e all’insegnamento sull’uso responsabile del denaro è possibile alleviare e risolvere molti problemi della nostra società in tempi così difficili.Queste sono le riflessioni dalle quali si è partiti per perfezionare l’accordo siglato oggi, tra BCC del Garda e Fondazione Tovini – Fondo di Solidarietà antiusura di Verona.Accordo volto a dare risposta concreta alle situazioni disperate di chi è venuto a trovarsi in difficoltà economiche a causa di disgrazie, malattia o per dissesti economici. L’accordo prevede la disponibilità della Banca a valutare le richieste di finanziamento avanzate dai nominativi presentati dalla Fondazione, dopo opportuna istruttoria e verifica del reale stato di necessità. I finanziamenti verranno concessi per importi di piccola o media entità e beneficeranno di condizioni di particolare vantaggio. Renzo Giacomelli, Presidente della Fondazione “Beato Giuseppe Tovini – Fondo di solidarietà Antiusura – Onlus” ha  così motivato l’iniziativa :«Ci sono persone e famiglie che soffrono di discriminazione finanziaria, persone moralmente e socialmente “normali”: corrette e oneste, ma solo escluse dai circuiti finanziari tradizionali  perché hanno un reddito inferiore a quello assunto come “soglia” dagli Enti creditizi autorizzati per operare una gestione attiva della clientela».L’operazione si inserisce in un’attività avviata già da tempo dalle Banche di Credito Cooperativo con il fine di venire in aiuto nelle situazioni di estremo bisogno. Nel 2008, infatti, è stato siglato un accordo tra Caritas di Brescia e tre BCC bresciane (BCC del Garda, Agrobresciano e Cassapadana) volto a erogare piccoli prestiti a tasso agevolato.Dalla sigla dell’accordo ad oggi, i finanziamenti concessi sono stati 136 per un importo complessivamente erogato di euro 356.600; il 60% dei beneficiari sono di origine italiana. Anche il Comune di Brescia ha di recente scelto di aderire all’iniziativa, mettendo a disposizione un fondo da destinare al microcredito per i soli residenti nel Comune. Il Presidente della BCC del Garda Alessandro Azzi, a chiusura dell’incontro, ha aggiunto: «Mai come in questo periodo, il credito e il risparmio possono contribuire a cambiare l’orizzonte delle persone e della situazione in cui versa l’economia. Ottenere credito significa ottenere “fiducia”, acquisire, attraverso la “cittadinanza economica”, anche quella “sociale”. Questo restituisce dignità e speranza. Qui sta il senso del fare banca, per una Banca di Credito Cooperativo».

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