mercoledì, Maggio 1, 2024
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Il sindaco Maurizio Ferrari ha partecipato alla cerimonia a Roma per il riconoscimento europeo.
Assegnata la «bandiera blu» a lido delle Bionde e viale Gennari

Spiagge, è il settimo sigillo

Il sindaco di Sirmione, Maurizio Ferrari, è rientrato da Roma con la «bandiera blu» europea assegnata a Sirmione, unica località del Garda, nel corso dell’annuale manifestazione promossa dalla sezione italiana della Federazione Europea per l’Ambiente (Fee).«E’ la conferma della nostra attività intrapresa da tempo in collaborazione con il nostro Centro Rilevamento Ambientale, con cui tentiamo di diffondere alle giovani generazioni e nelle scuole la cultura dell’ambiente, della difesa del patrimonio naturalistico e dello sviluppo in modo equilibrato del turismo. Quest’anno le spiagge premiate sono state il lido delle Bionde e viale Gennari, nel centro storico, mentre lo scorso anno furono punta Grò e Galeazzi».E’ la sesta svolta consecutiva, la settima dal 2000, che la penisola gardesana può issare la prestigiosa bandiera continentale, riconoscimento ad una politica attenta e rigorosa di tutela dell’ambiente. Un vessillo che, alla stessa stregua di una guida Michelin, è garante di determinati requisiti e qualità, ai quali il turista da qualche anno presta molta attenzione, soprattutto se straniero.«Abbiamo lavorato perché le località rivierasche facessero una scelta di campo – ha infatti detto a Roma il segretario generale della Fee Italia, Claudio Mazza, intervenendo alla cerimonia – perché chi non si orienta verso un turismo sostenibile è destinato nei prossimi anni ad essere fuori dal mercato: ma i Comuni premiati sono la punta dell’iceberg – ha concluso Mazza – molti sono quelli che hanno intrapreso il percorso e stanno lavorando bene».Quest’anno sono state complessivamente 97 le località rivierasche e 54 i porti turistici a fregiarsi della bandiera europea, di cui solo tre sulle acque interne: Sirmione, appunto, e Cannobbio e Cannero Riviera sul lago Maggiore. Ma quella, ripetiamo, che regge all’usura del tempo è la cittadina gardesana, nonostante i cambiamenti urbanistici e la massiccia antropizzazione. I criteri internazionali ai quali devono sottostare i Comuni per aspirare al riconoscimento sono alcune norme per le acque di balneazione, molto più restrittive di quelle previste dal dpr 470/1982, la perfetta depurazione delle acque reflue e l’efficiente rete fognaria su tutto il territorio comunale, la raccolta differenziata, la presenza di vaste aree pedonali e di piste ciclabili, le aree verdi e il divieto assoluto d’accesso alle spiagge per gli autoveicoli, l’arredo urbano, gli stabilimenti balneari custoditi e curati, dotati dei servizi e di personale addetto al soccorso, infine l’ampio spazio dedicato ai corsi di educazione ambientale rivolti alle scuole ed ai giovani, la presenza di attività di pesca ben inserita e di strutture ricettive confortevoli.Il prossimo anno, come preannuncia Luca Fila del Cra, oltre a questi parametri «verrà dato sempre maggior peso al processo di certificazione ambientale da parte del Comune e delle strutture ricettive e l’avvio di processi di sostenibilità nelle scuole».

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