sabato, Maggio 4, 2024
Continuano le divergenze (a distanza) tra gli amministratori comunali di Gardone Riviera e gli ambientalisti.

Stop al cemento

Continuano le divergenze (a distanza) tra gli amministratori comunali di Gardone Riviera e gli ambientalisti. Il centro naturalistico “La rocca” ha promosso una raccolta di firme da indirizzare al Capo dello Stato, al Presidente del consiglio, al Ministro per i beni e le attività culturali e al Prefetto di Broscia. L’accusa: “il Prg ancora in vigore prevede interventi edilizi per oltre 250 mila metri cubi, di cui più di 100 mila già edificati. Bisogna favorire un’inversione di rotta”. L’anno scorso il Comitato Cederna intervenne puntando il dito. Vittorio Sgarbi prese posizione, sostenendo che si stava cementificando il Vittoriale, costruendo tutto attorno. E via con inchieste televisive, dibattiti, polemiche. Sotto la luce dei riflettori, in particolare, il borgo degli ulivi. Con “Le baite” nell’area ex Montedison e la “Traina” di Lucchini in seconda fila.Il piano regolatore redatto dall’architetto Augusto Cagnardi, approvato nell’86 ai tempi di Aven-tino Frau (sindaco De, ora parlamentare veronese di Forza Italia) e ritoccato nel ’92, stabiliva una serie di interventi, diventati “eccessivi” alla luce della maggiore sensibilità nei confronti dell’ambiente. Alessandro Bazzani e i nuovi amministratori hanno deciso di ripartire da capo, affidando a uno studio professionale l’incarico di ridisegnare lo sviluppo del territorio, puntando sul recupero dell’esistente.

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