lunedì, Dicembre 11, 2023
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Sul lungolago spuntala pista ciclabile

Riparte l’iter che porterà alla real­iz­zazione del­la pista a doppio sen­so, pre­dis­pos­ta anche per i pedoni, nel comune di Tor­ri del Bena­co. Si è con­clusa pochi giorni fa, con l’at­te­so esi­to favorev­ole per l’am­min­is­trazione comu­nale, la trafi­la buro­crat­i­ca e ammin­is­tra­ti­va del­la Con­feren­za dei servizi, che con­sente al prog­et­to di ripar­tire da dove, nel­l’au­tun­no 2007, il Tri­bunale ammin­is­tra­ti­vo del Vene­to lo ave­va stop­pa­to a segui­to del ricor­so pro­pos­to da un pri­va­to cit­tadi­no. L’opera, com­pos­ta di due diver­si stral­ci e del val­ore di cinque mil­ioni di euro, prevede la «mes­sa in sicurez­za del­la stra­da Garde­sana e la costruzione di un lun­go­la­go a ridos­so del­la spi­ag­gia», come spie­gano in Comune.In questi giorni, a liv­el­lo del­l’in­cro­cio tra la Garde­sana e il biv­io per il traghet­to, ha fat­to la sua com­parsa la cartel­lonis­ti­ca che dà con­to del­l’im­mi­nente inizio del cantiere e dei lavori per il pri­mo stalcio.I lavori del pri­mo stral­cio di un prog­et­to che «Riqual­i­ficherà il lun­go­la­go per cir­ca sette chilometri e cam­bierà aspet­to al paese», come ave­vano det­to in Comune, sareb­bero già dovu­ti par­tire nel set­tem­bre 2007. «Una passeg­gia­ta sim­i­le a un lun­go­la­go, con illu­mi­nazione e pavi­men­tazione in asfal­to eco­logi­co», ave­vano illus­tra­to i tec­ni­ci, «a ben­efi­cio di res­i­den­ti e tur­isti». I lavori riguarder­an­no inizial­mente la parte a sud del Comune, da poco oltre local­ità Acque Fred­de, per arrivare fino al biv­io per il traghet­to. «Una vera stra­da, larga cir­ca due metri e mez­zo», com­men­ta il sin­da­co, , «real­iz­za­ta tra la car­reg­gia­ta in direzione sud del­la Garde­sana e le spi­agge adi­a­cen­ti. In alcu­ni pun­ti sono pre­visti anche pic­coli slarghi con posti per le auto. Il più grande di questi è in cor­rispon­den­za del­l’al­ber­go Benacus».Il tut­to era sta­to bloc­ca­to dal ricor­so al Tar da parte di un pri­va­to che, pur non suben­do espro­pri, si era oppos­to. In par­ti­co­lare, pomo del­la dis­cor­dia era un breve trat­to di cos­ta che «ver­rà ad essere sos­ti­tui­ta con opere arti­fi­ciali». «In prat­i­ca», aggiunge Pas­sionel­li, «ci si era sof­fer­mati su un cav­il­lo: un parere del­la Sovrin­ten­den­za, inizial­mente neg­a­ti­vo, è sta­to poi muta­to ma era arriva­to con qualche giorno di ritar­do rispet­to al dovu­to». Entro gen­naio invece, alla luce del­la Con­feren­za dei servizi che ha coin­volto gli Enti region­ali, provin­ciali, la Sovrin­ten­den­za e la Fore­stale, dovreb­bero par­tire mate­rial­mente i lavori.Grazie ai con­tribu­ti di Vene­to Strade e del­la Regione, alle casse del comune di Tor­ri quest’­opera non dovrebbe costare qua­si nul­la. «A fronte di un impeg­no eco­nom­i­co di cir­ca un mil­ione di euro per il solo pri­mo stral­cio e di cinque mil­ioni com­p­lessivi», pros­egue il sin­da­co, «noi avre­mo solo l’onere di vig­i­lare sul­l’ese­cuzione dei lavori. Entro giug­no dovrebbe ess­er fini­to il pri­mo trat­to». Dopo l’es­tate invece potreb­bero par­tire i lavori del sec­on­do stral­cio. La sec­on­da parte del­la pista ver­rà real­iz­za­ta a par­tire dal con­fine a nord di Tor­ri, ver­so il capolu­o­go. Un asse nord- sud, invece che il con­trario, «per dare rispos­ta imme­di­a­ta alla neces­sità di mes­sa in sicurez­za del lun­go­la­go, a ben­efi­cio dei cit­ta­di­ni del­la frazione», con­cludono da palaz­zo munic­i­pale. «Voglio ringraziare anz­i­tut­to Vene­to Strade nelle per­sone del­l’ingeg­n­er Alessan­dro Romani­ni, oltre che del pres­i­dente Gas­tone Vinerbi­ni e del diret­tore Inv­ernizzi», con­clude Pas­sionel­li, «per aver accolto i nos­tri sol­leciti e velo­ciz­za­to l’iter buro­crati­co del­la Con­feren­za dei servizi: ci han­no per­me­s­so di rime­di­are alla grave situ­azione venu­tasi a creare col ricor­so al Tar. Oltre a loro, ringrazio anche l’asses­sore regionale Chisso e i con­siglieri Zigiot­to e Baz­zoni per l’ap­por­to che ci han­no dato in Regione». Rifacen­do l’iter del­la Con­feren­za dei servizi «Dovrebbe anche decadere», sec­on­do il pri­mo cit­tadi­no, «la dis­cus­sione del ricor­so al Tar, pre­vista per giug­no 2008, dato che è sta­to super­a­to quan­to ave­va richiesto quel­la ordi­nan­za. Abbi­amo rischi­a­to seri­amente di perdere la pos­si­bil­ità di met­tere in sicurez­za una parte di ter­ri­to­rio impor­tante come il lun­go­la­go, ma ora siamo sod­dis­fat­ti».

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