lunedì, Aprile 29, 2024
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Iniziativa del Virgilio e di Giancarlo D’Isola. Le pecore arrivano dal Baldo, un asino allevato per l’occasione

Torna il presepio vivente all’ombra dell’ossario

Riprende, dopo un anno di interruzione, la rappresentazione del presepe vivente di Solferino, giunta ormai alla sua quarta edizione. Nel piccolo parco che sorge accanto all’Ossario, e che si spinge fin quasi al centro del paese, il gruppo di concittadini, giovani e meno giovani, che si sono prodigati per dare corpo all’idea dell’amico Giancarlo D’Isola, fotografo di professione, non hanno dimenticato proprio nulla. Armato solo di buona volontà, spirito di iniziativa, intraprendenza e un pizzico di follia, il 26 dicembre dalle 9.30 alle 20, il gruppo, che si fa chiamare “Virgilio”, formato in tutto da una decina di volontari lavoratori – cui si aggiungeranno, la sera della rappresentazione, altre trenta comparse – riproporranno in versione live la natività di Gesù. Scorze di corteccia, assi e tronchi, chiodi, colla, cartapesta, paglia, sassi e pezzi di legno sono il materiale con il quale con perizia e fantasia tra i pini secolari del giardino gentilmente concesso dal presidente della Società di San Martino e Solferino, sono state confezionate le capanne, da quella del Redentore, ricavata da una grotta naturale scavata nel terreno, alla sala del trono di Erode, dal negozio del fabbro alla casa del pescatore. Ma non sono stati trascurati neppure i ricoveri per gli animali, le galline, le pecore e gli immancabili bue con l’asinello. A rendere l’atmosfera ancor più suggestiva contribuiscono le torce posizionate di fronte alle capanne e lungo il percorso che si snoda attraverso il migliaio di metri quadrati che già a partire da quest’estate, ogni fine settimana, ha visto al lavoro il volenteroso gruppo di amici. Un po’ per il clamore sollevato, un po’ perché l’idea sembra piacere davvero molto, ormai il presepe vivente di Solferino è diventato un vero e proprio evento cui tutti, in paese, cercano di contribuire in qualche modo. Così la famiglia Nardo, già da qualche mese sta allevando l’asinello che sarà collocato nella stalla accanto a San Giuseppe e altri agricoltori si sono offerti di fornire la mucca e le galline, mentre dai pascoli del Monte Baldo sono attesi le pecore e gli agnelli, accompagnati da autentici pastori . Vengono, invece, dai Lessini gli zampognari che allieteranno, con le loro musiche, la Santa Notte di Solferino. La rappresentazione sarà ripetuta anche il 6 gennaio, festa dell’Epifania, dalle 15 alle 20, per festeggiare, con castagne, tè caldo e vin brulè, l’arrivo dei Re Magi. E c’è da stare sicuri, quel giorno a mancare saranno solo i cammelli.

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