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Dopo le code record del 25 aprile, un’altra giornata di passione nel basso lago. Una folla a Gardaland, ancora caos sulle strade

Traffico, un venerdì nero

Dopo un giovedì di code da record, sulle strade del basso lago è arrivato un venerdì nero. Stavolta a provocare incolonnamenti sull’autostrada e sulle statali è stata la gran voglia di parchi di divertimento del basso Garda. Ieri il tratto della A4 tra Brescia, Peschiera e Sommacampagna, dopo nemmeno 24 ore dal caos indescrivibile del 25 aprile, è tornato a far parlare di sè. Con migliaia di automobilisti in coda e ad imprecare per un nuova giornata di passione da trascorrere in buona parte sull’asfalto, per di più sotto un sole quasi estivo. Gardaland, Caneva, i parchi acquatici, lo Zoo Safari di Bussolengo, quindi il Parco Sigurtà e le spiagge del basso Garda, hanno calamitato per l’intera giornata di ieri migliaia di famiglie che, approfittando del ponte, hanno forse creduto che pochi avrebbero avuto la stessa idea. Un calcolo che si è rivelato sbagliato. La giornata di divertimento e di relax si è così trasformata in una trappola. Lavoro straordinario anche per i Vigili urbani di Desenzano, Sirmione e Peschiera, per la Polizia stradale di Verona Sud e di Desenzano e per le radiopattuglie dei Carabinieri che hanno dovuto impegnarsi a fondo per eliminare gli ingorghi che si sono ben presto formati nei nodi cruciali della viabilità del basso lago. Anche i treni della linea Milano-Venezia hanno viaggiato superaffollati, soprattutto i convogli del mattino. La stazione in cui si è registrato il maggior afflusso di passeggeri è stata Peschiera del Garda. Interi gruppi e comitive hanno preferito il binario alla strada. I bus navetta di Gardaland e quelli di linea hanno fatto la spola tra la stazione e i parchi giochi per l’intera giornata. Il traffico è andato via via aumentando sull’A4 in prossimità dei caselli di Sirmione, Peschiera e Sommacampagna, per poi interessare l’intera rete stradale del basso lago. Rallentamenti si sono infatti registrati negli incroci della Perla, in quello di Castelnuovo, sulla tangenziale S.Martino-Colombare di Sirmione. A metà mattina sono state investite anche le strade interne a Desenzano e Sirmione, senza più scampo per nessuno. Chi ha appreso dalla radio a bordo, chi ha potuto vedere il «serpentone» di veicoli davanti ai propri occhi, ha preferito optare per una gita fuori programma sulle spiagge gardesane sotto un sole e una temperatura estivi. I Vigili urbani hanno dovuto faticare parecchio per riportare alla normalità almeno il traffico interno. Una tregua si è avuta durante l’ora di pranzo. Ma dopo le 17, con il controesodo, la viabilità è finita nuovamente in tilt. Il problema di fondo, lo abbiamo scritto ripetutamente, non è la presenza di questo o quel parco di divertimenti, ma della precarietà della rete viaria del basso Garda, arrivata a una situazione ormai insostenibile. I mancati lavori di riammodernamento di alcune strade, il continuo rinvio della costruzione dell’ultimo tratto di tangenziale tra Rovizza e Peschiera e della bretella tra la A4 e la rotonda di Castelnuovo, sono solo alcune delle opere necessarie rimaste finora nel cassetto.

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