Asola – E’, a livello provinciale, il punto di riferimento per la cura del piede diabetico. Lo scorso anno il dottor Mario Iorini, primario della Medicina di Asola che dirige il servizio ha eseguito, con la sua equipe, ben 40 trapianti di cute. Quest’anno se ne prevedono almeno il doppio.E il trapianto, quando è possibile, consente di dimezzare i tempi di guarigione. Lavora dunque a pieno ritmo il centro di diabetologia dell’ospedale di Asola. La specializzazione ha inoltre attratto molti pazienti anche da fuori provincia. Soltanto nel 2000, comprendendo i presidi di Castel Goffredo, Bozzolo e Campitello, sono state curate 3383 persone mentre le visite hanno superato quota 6.300. E il numero è destinato ad aumentare. Per un paziente affetto dalla malattia la cura dei piedi è della massima importanza. Il diabete infatti riduce la circolazione del sangue alle estremità ma ne danneggia anche i nervi (si ha cioè meno sensibilità al dolore e al calore). Un taglio scorretto delle unghie, i calli, le scarpe strette o le scottature, possono portare alla formazione di ulcere e poiché il diabetico ha difficoltà a difendersi dalle infezioni, le lesioni possono diventare gravi al punto da richiedere l’amputazione di un dito e a volte anche di una gamba. «Ma il trapianto – spiega il dottor Iorini – è efficace solo se viene migliorata la circolazione arteriosa negli arti inferiori e questo si può ottenere attraverso l’angioplastica che viene realizzata nel reparto di chirurgia vascolare di Mantova». Se l’esito è positivo si procede. L’obiettivo è quello di «chiudere» l’ulcera che a volte ha dimensioni molto consistenti. «Si preleva un pezzo di pelle dalla coscia – spiega il primario – che viene inviato nei laboratori di una ditta di Padova. Lì viene coltivata per realizzare nuovi strati che sono pronti dopo 18 giorni. Prima viene applicato un primo strato (fibrobalsti) e poi il secondo (cheratinociti) la pelle vera e propria. A volte però una sola lamina non è sufficiente. E’ un trattamento, infatti, che può durare diversi mesi, ma alla fine la lesione scompare e il paziente guarisce». Attualmente neo quattro centri di diabetologia di Asola si effettuano circa 50 visite al giorno. Tre gli specialisti, che oltre al primario, tutti i giorni sono a disposizione nei centri di Castel Goffredo, Bozzolo e Campitello. Il servizio prevede al pomeriggio quattro ambulatori cosidetti dedicati: il primo per la diabetica gravida, il secondo per i bambini, in collaborazione con un pedia, il terzo per l’educazione ai pazienti che riguarda l’igiene dei piedi, il tipo di dieta da seguire e il modo di iniettarsi l’insulina, il quarto per i test di neuropatia che consentono di scoprire l’interessamento dei nervi da parte della malattia diabetica.
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Asola, eseguiti all'ospedale per le lesioni dei diabetici
Nel 2000 gli interventi sono stati quaranta Quest'anno secondo le previsioni diventeranno il doppio
Trapianti di pelle per il piede
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