domenica, Aprile 28, 2024
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Sarà inviato alla Regione un documento per chiedere il rispetto degli accordi sul ruolo di «centro di riferimento nazionale»

Tre sindaci contro Galan:«Ortopedia non si tocca»

Ultimatum dei tre sindaci dell’alto Garda e dei disabili al presidente della Giunta veneta, Giancarlo Galan, e al segretario generale della Sanità, Giancarlo Ruscitti, per la divisione di ortopedia di Malcesine. Ieri, nell’unica struttura pubblica della sponda veronese lacustre, il presidente dell’Aidm (associazione interregionale disabili motori) Roberto Bassi ha convocato una riunione straordinaria del direttivo, allargandolo ai sindaci dei tre Comuni, oltre che alle categorie economiche di albergatori e commercianti. Tema: la salvaguardia della divisione di ortopedia e il rilancio dell’ospedale che, dal marzo 2007, il ministero della Salute ha individuato come «Centro di riferimento nazionale per lo studio e la cura degli esiti tardivi della poliomielite».«Da un autorevole esponente di Forza Italia vicinissimo a Galan», ha esordito Bassi, «ho saputo in questi giorni che c’è la volontà, da parte del presidente della giunta, tramite il segretario generale Ruscitti, di disattendere l’impegno ufficialmente assunto dall’allora assessore alla sanità, Flavio Tosi, e dall’attuale, Francesca Martini, per mantenere e rilanciare la unità operativa di ortopedia». «Il 5 ottobre», ha tuonato ancora il presidente dei disabili, con l’assessore Martini e i vertici dell’Ulss 22, dinazi al sindaco di Brenzone, avevamo concordato di rilanciare l’ospedale di Malcesine modificandone le dotazioni. Oltre al potenziamento dei poliambulatori, del punto di Primo soccorso e al potenziamento della consulenza neurofisiologica con l’università di Verona, il perno di tutto è il mantenere aperta la divisione di ortopedia con 15 posti letto ordinari, più 5 di day hospital».Su quest’ultimo aspetto però, che disabili e sindaci considerano «imprescindibile e irrinunciabile per fare funzionare adeguatamente il Centro di riferimento nazionale, che necessita di una ortopedia elettiva con alto volume di interventi sia su polimielitici che su pazienti comuni», Galan e Ruscitti non avrebbero intenzione di mollare. «Sappiamo per certo», hanno concluso a Malcesine, «che Galan vuole chiudere ortopedia. Da ciò poi magari discenderà la chiusura dell’ospedale. Ma se credono che noi assistiamo passivamente si sbagliano. Il Centro può funzionare solo con una ortopedia seria, aggregata magari al primariato di Bussolengo o Villafranca, lo decida l’Ulss, ma noi da questo punto non ci spostiamo». Sulla stessa linea anche gli assessori Rocco Testa e Livio Concini di Malcesine, il sindaco Giacomo Simonelli e l’assessore Liliana Stigliani di Brenzone, il primo cittadino di Torri, Giorgio Passionelli, e il suo consigliere delegato al sociale, Fabio Raguzzi.I tre Comuni hanno ribadito ieri la disponibilità a «scendere in campo personalmente e direttamente per la salvaguardia e il rilancio di ortopedia e dell’ospedale, anche andando contro la volontà Galan, se necessario», come hanno ribadito Giorgio Passionelli, di Forza Italia (stesso partito di Galan, n.d.r.), Rocco Testa, di Alleanza Nazionale, assieme pure all’esponente di minoranza di Malcesine, Fabio Furioli, vicino all’assessore regionale Giancarlo Conta, e a tutti gli altri. «Coinvolgeremo anche i consiglieri Bonfante e Franchetto del Partito democratico», ha aggiunto Livio Concini, «perché, in Giunta e in Consiglio regionale, Galan capisca che deve dare seguito a ciò che l’assessore Martini e Flavio Tosi ci hanno promesso e stanno cercando di mantenere».Raguzzi ha anche rivelato che «martedi (dopodomani) Martini avrà un incontro con Ruscitti, alla presenza dei vertici della Ulss 22». «Quindi», ha proposto Bassi, incassando l’assenso dei sindaci, «invieremo domani un documento ufficiale congiunto tra Aidm e sindaci per chiedere il rispetto degli accordi del 5 ottobre». «Flavio Tosi», ha aggiunto, «mi ha confermato la sua piena disponibilità a sostenere la nostra linea, come fatto dalla Martini finora. Quindi, li ringrazio e chiedo loro di agire su Ruscitti e Galan ufficialmente».Gli esponenti locali della ex- Casa delle libertà, a propria volta, hanno aggiunto che coinvolgeranno Raffaele Bazzoni e Giancarlo Conta, di Forza Italia, Massimo Giorgetti, di An, e gli esponenti del Pd per intervenire su Ruscitti prima della riunione di martedi per ottenere il via libera sul documento del 5 ottobre. Patto di ferro e promessa finale: «Se Ruscitti risponderà picche», ha chiuso Bassi, «i sindaci indiranno un Consiglio comunale congiunto dei tre comuni per stilare un’unica mozione. Poi ci sarà, con loro e, speriamo, anche Flavio Tosi, la Martini e altri assessori e consiglieri di maggioranza e opposizione, una grande manifestazione congiunta a Venezia contro Galan e Ruscitti».

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