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C’è un percorso particolare che i visitatori possono affrontare nella Casa del Podestà di Lonato, sede della Fondazione Ugo da Como: è quello che raccoglie le opere dei ritrattisti in miniatura

Un altro tesoro di Ugo Da Como nella galleria che delle miniature

C’è un percorso particolare che i visitatori possono affrontare nella Casa del Podestà di Lonato, sede della Fondazione Ugo da Como: è quello che raccoglie le opere dei ritrattisti in miniatura, che si affianca all’imponente raccolta di quadri, libri, stampe, argenti, armi, monete, medaglie e statue dell’edificio. Ugo da Como acquistò il complesso nel 1906, quando la Casa del Podestà era fatiscente, e incaricò l’architetto Antonio Tagliaferri di dirigere i complessi lavori di restauro. Al professionista subentrò poi l’architetto Arnaldo Trebeschi, incaricato anche di progettare una biblioteca che ora ospita decine di migliaia di volumi. Nei momenti liberi dai numerosi impegni politici e pubblici del senatore, che tra l’altro fu sottosegretario al Tesoro e presidente dell’Ateneo di Brescia, Da Como stesso seguiva i lavori, dando suggerimenti e consigli ai due architetti. Ma torniamo ai ritratti in miniatura, che sono concentrati principalmente in due locali dal percorso espositivo: «Il Salotto della Signora» e «Lo Studio del Senatore». Questa collocazione particolare si rifà all’abitudine di esporre le miniature nei locali più intimi delle dimore patrizie, mentre i quadri di misura maggiore occupavano le pareti di saloni, gallerie e scaloni. Questo perchè, erano le grandi tele che celebravano la gloria e i fasti della casata, mentre quelli piccoli erano più legati alla sfera personale dei singoli componenti della famiglia. La datazione delle numerosissime miniature abbraccia un periodo storico che dal Cinquecento arriva all’Ottocento. E tra i singoli pezzi sono da menzionare quelli dipinti da Faustino Joli, il cronista pittorico delle X Giornate di Brescia, da Andrea Appiani senior e junior, da Giambattista Gigola, Giacomo Bonetti e Luigi Capodaglio. Un notevole numero di opere è però di autori anonimi. E proprio a quest’ultima categoria appartiene una bellissima miniatura raffigurante il senatore Ugo da Como, mentre altre rappresentano Napoleone Bonaparte in divisa di colonnello della Guardia, Torquato Tasso e il conte Girolamo Martinengo Cesaresco. n.a.

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