lunedì, Aprile 29, 2024
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La Giunta finanzierà una riproduzione del monumento sparito

Una fontana in fotocopia

I desenzanesi, specie quelli con i capelli bianchi, se la ricordano ancora, in mezzo a piazza Malvezzi proprio davanti all’attuale galleria di Palazzo Todeschini. La fontana in pietra, a forma di vaso scampanato con colonnina centrale munita di quattro rubinetti e una base ottagonale, era sparita una ventina di anni quando vennero effettuati i lavori di pavimentazione della piazza. Andò a finire in un magazzino comunale adiacente la Scuola di musica, sul retro del liceo “Bagatta” e da lì, un bei giorno, è sparita.Adesso, per iniziativa del consigliere comunale Rino Polloni, potrebbe tornare ad abbellire il centro della cittadina. Naturalmente, si tratterà di una riproduzione. In tal senso si è espresso il sindaco Cino Anelli che, a nome della Giunta, ha risposto a Polloni: “La informo che nella seduta del 1° agosto la Giunta ha esaminato la proposta da lei presentata, rinviando l’esame della proposta in sede di formazione del bilancio 2001”.Costo della nuova fontana: circa 20 milioni. Questo, almeno, è il preventivo presentato da una ditta di marmi di Nuvolera, alla quale si è rivolto Polloni. Ma la notizia del giorno non è tanto questa, quanto il fatto che il Nucleo di tutela del patrimonio artistico ha contattato il consigliere Polloni, il quale ha messo a disposizione inizialmente una taglia di mezzo milione, poi aumentata a 5 milioni di lire, a quanti avessero fornito utili indicazioni per ritrovare la fontana. D Nucleo dei Carabinieri avrebbe fatto sapere che, anche se venisse trovata, per il suo eventuale possessore non scatterebbe nulla, essendo trascorsi più di vent’anni dalla sua sparizione. Poi, qualche tempo fa, un artigiano desenzanese ha contattato Polloni dicendogli di aver appreso da una terza persona che “la fontana si trovava in casa di un ex amministratore”. Nel momento in cui, però, questo testimone oculare avrebbe dovuto mettere nero su bianco, cioè di firmare un verbale davanti ai Carabinieri per permettere loro un’eventuale perquisizione della persona indiziata, non se l’è più sentita.”Purtroppo – spiega Polloni – non siamo riusciti a scovare il misterioso possessore, ne ad avere una conferma diretta a queste dichiarazioni”.Certo, la fontanina deve aver preso il volo, perché è impensabile che sia potuta finire in una discarica. Stessa sorte, dice ancora Polloni, potrebbero aver fatto alcuni dipinti e tendaggi che adornavano i palazzi comunali e l’ex collegio Bagatta.Erano tre i monumenti-simbolo nel centro storico di Desenzano: la “Pietra dei disoccupati” (o dei falliti) datata 1555, la statua raffigurante Sant’Angela Merici, patrona della cittadina, risalente al 1772, infine la fontanina. I desenzanesi erano soliti andarci a bere, ad immergere le angurie o per dissetare gli animali. Oggi restano solo alcune foto ingiallite i disegni del pittore Attilio Rizzetti.Ultimo problema: se venisse deciso l’acquisto della sua riproduzione, dove verrebbe collocata? Perché in piazza Malvezzi, ha già fatto sapere in passato il sindaco, non ci sarebbe posto, in quanto si tengono gli spettacoli estivi. La risposta è giunta da Orlando Farinelli, assessore alTUrbanistica: “n posto ideale potrebbe essere nei pressi del Duomo, nell’attuale giardinetto che confina con lo stabile dove c’è Tremolini”. Ora non resta che attendere le decisione di Giunta di finanziare la “copia”.

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