Salò dichiara guerra ai cocci e ai rumori. Nel tentativo di riportare un po’ di ordine, il sindaco Giampiero Cipani ha firmato due ordinanze che entreranno in vigore lunedì. La prima vieta dalle 21 alle 6 la vendita per asporto di bevande alcoliche di qualunque gradazione e in qualsiasi contenitore, di vetro e non, da parte di bar, chioschi, esercizi commerciali e di somministrazione di alimenti o bevande, laboratori artigianali.Nel caso di contestazione di due violazioni, da parte di vigili urbani o carabinieri o altri l’attività potrà essere sospesa da tre a quindici giorni. Inoltre dalle 23 alle 6 all’interno di un bar bisogna bere in contenitori di carta o plastica, non più in bicchieri di vetro (fanno eccezione i ristoranti, per i pasti serviti al loro interno). Le violazioni saranno punite con sanzioni che vanno da un minimo di 25 euro a un massimo di 500.«In varie zone di Salò, e specie nel centro storico – afferma il sindaco – si registra l’eccessivo consumo di bevande alcoliche da parte di giovani, anche minorenni, con frequenti schiamazzi, soprattutto nelle ore notturne, tali da turbare la quiete pubblica, e l’abbandono dei contenitori, dopo l’uso, in strada, sotto i porticati o nelle piazze. La situazione ha assunto proporzioni rilevanti, ed è collegata anche alla vendita per asporto praticata da numerosi esercizi. I contenitori vengono buttati senza alcun riguardo per la pulizia dei luoghi, costituendo fonte di pericolo per gli abitanti e chi vi transita». Bottiglie spaccate, vetri dappertutto, migliaia di mozziconi di sigarette. «Una relazione del comandante della Polizia locale – prosegue Cipani – evidenzia la particolare situazione di disagio e preoccupazione provocata da comportamenti quali l’ingiustificato raduno in strada, con bicchieri e bottiglie fornite dagli avventori di alcuni locali. È necessario provvedere con urgenza a eliminare tali inconvenienti. Il provvedimento rimarrà in vigore fino al 30 settembre».La seconda ordinanza riguarda i rumori. L’intrattenimento, con uso di soli strumenti a corde o con registratori, giradischi o musica dal vivo, e di amplificazione elettronica in luogo aperto, sarà consentita solo dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 23. All’interno dei locali si potrà continuare a suonare fino alle 2 di notte, a patto che gli infissi siano ermeticamente chiusi. Gli spettacoli autorizzati dalla Commissione di vigilanza e dall’Autorità di pubblica sicurezza non possono andare oltre mezzanotte. Le violazioni comportano sanzioni oscillanti da 1.032 euro a 10.329. In caso di recidiva, verrà disposta la chiusura dell’esercizio da un minimo di tre a un massimo di quindici giorni.«Numerosi cittadini e villeggianti rivolgono all’amministrazione municipale continue lamentele – osserva il sindaco – in merito ai rumori molesti provocati nella stagione estiva dagli intrattenimenti musicali all’aperto e dalle emissioni sonore prodotte all’esterno degli esercizi, aggravati dagli schiamazzi causati dalla calca di persone che, nelle ore serali e notturne, stazionano nei tratti stradali antistanti, provocando disturbo alle abitazioni vicine». Da qui il giro di vite. Il provvedimento resterà in vigore fino al 31 ottobre.