Un milione di multa. Tanto dovrà pagare, salvo ricorsi, il titolare di un’attività commerciale situata nella centralissima via Castello. Ma è indubbiamente la singolare motivazione che sta alla base del verbale stilato dai vigili urbani a fare notizia. Proprio come la contravvenzione da 6 milioni che recentemente ha portato a «Mi manda Rai3» due coniugi bergamaschi chiamati a pagare un’ammenda da sei milioni per aver portato in spiaggia il loro cane.Questa vicenda avrà peraltro una appendice gardesana perché il «Fondo amici di Paco» un’associazione no profìt che ha sede a Desenzano ha deciso di avviare una raccolta di firme per cambiare la normativa firme che verranno inviate direttamente al presidente della Repubblica. A Sirmione, centro turistico termale di fama internazionale il regolamento di Polizia all’articolo 79 comma 2 vieta testualmente: «Di attirare clienti in modo petulante e sconveniente». Una pratica questa che anche nella internazionale penisola cara al poeta Catullo si è fatta strada tanto da risultare in certe zone largamente praticata. Lo documenta anche la prima contravvenzione sanzionata dai vigili nei giorni scorsi. Vittima un giovane commesso sorpreso ha chiamare con ripetuti: «Hallo, hallo, hallo» alcuni turisti Stranieri, che secondo gli agenti transitavano in via Castello. Si è difeso il giovane sostenendo che li stava solo salutando, che non sapeva poi che questo fosse vietato e che comunque si trovavano sul marciapiede del locale.Dunque adescare i numerosissimi turisti che per almeno 8-9 mesi l’anno affollano le strette viuzze del centro storico è proibito. E salvo errori, dopo sei anni dall’approvazione del regolamento è arrivato anche il primo verbale. Non l’unico stilato in questi ultimi giorni dai vigili urbani che hanno un nuovo comandante. Il giro di vite è stato deciso dall’Amministrazione municipale di centro destra che è intenzionata a ridare qualità al centro storico. «Un anno fa, dopo l’insediamento della nuova Amministrazione – spiega il sindaco Maurizio Ferrari – ho personalmente indirizzato una lettera a tutti gli operatori commerciali della penisola. Li avevo allora richiamati, nell’esercizio dell’attività commerciale, al rispetto delle regole esistenti, sottolineando che non era consentito tenere acceso l’apparecchio radio a volume alto, richiamare i clienti, che era necessario rispettare la zona in concessione, che occorreva depositare l’immondizia solo dopo una certa ora serale. Abbiamo atteso un anno ed ora si è deciso di passare dalle parole ai fatti. Questa è la linea dell’Amministrazione comunicata un anno fa».E le regole ora vengono fatte rigidamente rispettare applicando, in caso di infrazione, la sanzione massima. Così il richiamo petulante dei clienti costerà probabilmente – salvo accoglimento di ricorsi – un milione di multa. Ma in conto va messo anche il rischio, in caso di recidivo, addirittura di chiusura temporanea e per una durata massima di 7 giorni dell’attività. Il singolare ed unico caso di multa per adescamento di clienti, una pratica assai diffusa in molte zone del territorio nazionale, viene sancita a Sirmione e viene ad aggiungersi ad altri verbali ed accertamenti di violazi oni che riguardano i commercianti cittadini. A cominciare da chi rischia alcuni milioni di multa per la posizione ritenuta non regolare del bancone o per l’esposizione di un cartello pubblicitario ritenuto non conforme. I controlli continuano. E stavolta gli agenti sembrano inflessibil
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