Il futuro dell’ospedale Villa dei Colli di Lonato, oggi reparto di riabilitazione e sede di alcuni servizi ambulatoriali di terapia fisica, potrebbe essere quello della rinnovata e più ampia Casa di Riposo di Lonato. L’azienda ospedaliera di Desenzano, dalla quale la vecchia struttura lonatese dipende, ha infatti l’intenzione di venderlo. Lo ha annunciato il direttore generale Mauro Borelli, nel tradizionale saluto natalizio – forse l’ultimo della sua quinquennale gestione dell’ente essendo in scadenza di mandato e in procinto di partire da Desenzano – rivolto alle autorità e al personale, aggiungendo che è «in avanzata fase una trattativa con la Cooperativa Raphael per l’eventuale accorpamento dei servizi nel futuro centro oncologico «Laudato Sì» di Rivoltella.CHE SIA IN PIEDI la gestazione di una convenzione tra i due centri sanitari era stata, del resto, confermata pur se indirettamente dai vertici dell’associazione guidata da don Pierino Ferrari. E, ancora, che il «Villa dei Colli» sia in pole position per essere alienato lo conferma, anche il sindaco di Lonato, Mario Bocchio, anche se con alcune perplessità.«Le mie perplessità sono quelle che si arrivi in tempo ad una rapida decisione, perché se ne parla da almeno otto mesi. Questo temporeggiare continuo – riprende Bocchio – non è però da imputare al direttore Mauro Borelli, ma ad altri soggetti. Il fatto è che l’ospedale Villa dei Colli interessa fortemente alla Casa di Riposo, la quale ha la necessità, per adeguarsi alle prescrizioni ed alle norme dettate dalla Regione Lombardia, di ampliarsi e riqualificarsi: ma ci sono dei tempi stretti da rispettare. Ecco perché occorre sbrigarsi e l’azienda ospedaliera e la Regione dovrebbero fornire una risposta almeno entro gennaio: in caso contrario il Villa dei Colli non può più interessare». In caso contrario, la struttura sanitaria verrebbe messa in vendita. «Parte del suo ricavato – ha sottolineato il direttore – potrebbe essere reinvestito nella realizzazione delle sale operatore di Desenzano e di un ulteriore piano ospedaliero».NEL SUO INTERVENTO nell’aula magna, inoltre, Borelli, ha informato di aver firmato il preliminare d’acquisto delle aree private necessarie ai lavori di ampliamento dell’ospedale di Gavardo, preliminare per il quale lo stesso direttore ha staccato un assegno di oltre 1 milione e mezzo di euro. Infine, il progetto per un’unità di chirurgia plastica nel ramo estetico (rinoplastica, liposuzione, ecc.) è arrivato al capolinea: pareri legali e regionali ci sono tutti ma, ha concluso Borelli, «sarà il mio successore, se non dovessi restare, a risolvere i vari problemi sul tappeto e gli impegni di cui ho parlato prima».