Fiocco azzurro sotto l’albero del Parco Natura Viva: è nato Eracle!

26/12/2021 in Attualità, Parchi
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Di Redazione

All’al­bero di del è sta­to appe­so un grande fioc­co azzur­ro. E’ per Era­cle, il bison­ti­no europeo nato poco meno di 4 set­ti­mane fa, già can­dida­to ad essere rein­trodot­to in natu­ra. In questi giorni ha debut­ta­to nel suo repar­to ester­no insieme alla mam­ma Pene­lope e alla zia Hera, che non han­no avu­to un atti­mo di pace nel seguir­lo ovunque durante le sue corse in lun­go e in largo alla scop­er­ta di ogni ango­lo. Dalle cor­na appe­na accen­nate e cop­er­to da una bel­la pel­lic­cia inver­nale, Era­cle è nato in una sta­gione che in natu­ra sarebbe sta­ta sfa­vorev­ole. Per ten­er­lo al riparo dal fred­do delle ore not­turne, lo staff lo fa rien­trare in stal­la non appe­na cala la luce anche se la sua mam­ma, sep­pure alla pri­ma espe­rien­za, si sta dimostran­do molto accor­ta. Sor­pre­sa nel ricon­giung­i­men­to con il papà Zeus, avvenu­to qualche giorno dopo la sua pri­ma usci­ta.
“Nelle foreste dell’est Europa — spie­ga Cesare Avesani Zabor­ra, diret­tore sci­en­tifi­co del di Bus­solen­go — la mam­ma nor­mal­mente si allon­tana dal­la man­dria quan­do sta per par­torire e vi ritor­na solo dopo alcu­ni giorni dal­la nasci­ta del pic­co­lo. Per questo abbi­amo aspet­ta­to pri­ma di far conoscere il nuo­vo nato a suo padre ma al momen­to del pri­mo incon­tro, è sta­to pro­prio Era­cle a fare il pri­mo pas­so. Si è avvi­c­i­na­to e si sono toc­cati con il muso, poi Zeus lo ha lec­ca­to un pò. Famiglia ricon­giun­ta dunque, il tut­to facil­i­ta­to anche da un grande affi­ata­men­to del­la cop­pia di gen­i­tori”.
Il bisonte europeo è il più grande mam­mif­ero ter­restre del Vec­chio Con­ti­nente e nel­la sec­on­da metà del Nove­cen­to, fu dichiara­to estin­to in natu­ra. E’ sta­to gra­zie agli esem­plari nati nei parchi zoo­logi­ci e rein­trodot­ti in natu­ra nei luoghi orig­i­nari, che quest’anno l’Unione Inter­nazionale per la Con­ser­vazione del­la Natu­ra ha potu­to aggiornare lo sta­to di ques­ta specie a “prossi­mo alla minac­cia”. “I peri­coli riman­gono — con­clude Avesani Zabor­ra — per­ché ci vogliono decen­ni di lavoro per cos­ti­tuire popo­lazioni sel­vatiche in gra­do di sosten­er­si autono­ma­mente tra natal­ità e mor­tal­ità. L’Italia ha con­tribuito fino­ra con cinque esem­plari, tut­ti nati qui e accom­pa­g­nati in Roma­nia. Stare­mo a vedere se toc­cherà anche a Era­cle”.

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