Le associazioni ambientaliste del Basso Garda presentano un esposto per due gravissimi episodi, avvenuti all’altezza di due cantieri edili sulla penisola

Sirmione, così si uccidono i canneti

28/11/2008 in Territorio
A Affi
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Di Luca Delpozzo
Maurizio Toscano

Ci risi­amo. Un altro scem­pio ambi­en­tale si reg­is­tra sul­la cos­ta del lago di Gar­da. Sta­vol­ta è il turno di Sirmione dove il maestoso can­neto di S. Vito, uno dei mag­giori dell’intero baci­no garde­sano con oltre 6 mila mq di super­fi­cie, è sta­to dev­as­ta­to forse irri­me­di­a­bil­mente. Un episo­dio doloso, pochi i dub­bi. E ora si dovran­no accertare le responsabilità.Il 19 otto­bre scor­so, denun­cia il pres­i­dente del Comi­ta­to per la tutela di pun­ta Grò, Lau­ra Sime­one, al quale si sono unite le asso­ci­azioni Roverel­la, Italia Nos­tra, Legam­bi­ente del Gar­da e Comi­ta­to par­co colline moreniche, è sta­to scop­er­to «nel can­neto anti­s­tante il cantiere di S. Vito uno scari­co di acque reflue, pre­sum­i­bil­mente prove­ni­en­ti dall’attiguo cantiere edile. Visi­va­mente — pros­egue l’esposto trasmes­so alla Fore­stale, al Comune, ai Noe, ai e agli asses­so­rati provin­ciali all’ambiente e al ter­ri­to­rio — si nota che la porzione cen­trale del can­neto, pro­prio in cor­rispon­den­za dell’arrivo di una tubazione, è con­t­a­m­i­na­ta e con le piante com­ple­ta­mente disseccate».La doc­u­men­tazione fotografi­ca, real­iz­za­ta da una bar­ca e da un aereo, non las­cia adi­to a dub­bi se con­fronta­ta con altre fotografie risalen­ti al mar­zo 2007 (pri­ma dell’inizio dei lavori) in cui viene dimostra­to il buono sta­to delle piante.Ora sarà chi di dovere ad accertare le respon­s­abil­ità. Ma i sospet­ti degli ambi­en­tal­isti pun­tano in una direzione ben pre­cisa. Sem­pre le foto (ma c’è a dis­po­sizione delle autorità anche un fil­ma­to) mostra­no come un tubo par­ta dal­la recinzione del cantiere per sboc­care sul­la riva: in mesi e mesi di ver­sa­men­to a lago, quel­la parte di can­neto è anda­ta ormai dis­trut­ta. Almeno il 40% per­so irreparabilmente.Le asso­ci­azioni aspet­tano ora con fidu­cia un inter­ven­to delle autorità. Fino­ra il solo asses­sore provin­ciale Enri­co Mat­tin­zoli ha ringrazi­a­to i fir­matari dell’esposto.

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