Alla stregua di una telenovela infinita, la vicenda del nuovo palazzetto dello sport si arricchisce di clamorosi colpi di scena, uno di seguito all’altro. Proprio quando ha iniziato a farsi largo la voce che la Palacongressi avesse bloccato tutto, su indicazione del proprio consiglio d’amministrazione, è giunta, ieri sera, dal sindaco Malossini, la notizia dell’acquisto della tensostruttura.Il primo cittadino di Riva, indispettito dal continuo mormorio che per tutta la giornata di ieri dava per bella che spacciata la realizzazione del nuovo palazzetto (provvisorio), all’ex area Rigotti, ha preso in mano il telefono ed ha chiamato in redazione comunicando, testuali parole, «che è appena partito l’ordine (dalla Palacongressi) per la tensostruttura e che quindi per il campionato di basket del prossimo anno saremo perfettamente pronti, come promesso». E’ questo, forse, l’ultimo atto di una diatriba lunghissima e che sembrava destinata a protrarsi ancora per diverso tempo dopo che all’inizio della settimana una parte del consiglio d’amministrazione (il collegio dei sindaci e quello dei revisori dei conti) della società presieduta da Gianni Zontini aveva espresso parere sfavorevole alla costruzione della tensostruttura in cui giocherà il Garda Cartiere nella prossima stagione (in attesa del palazzetto definitivo che verrà realizzato a fianco dell’attuale Palagarda). Un’opera provvisoria ma dal costo di circa 800 milioni, somma da suddividersi equamente tra la Palacongressi srl e la Lido di Riva spa, le due società a partecipazione e controllo comunale. A raccogliere il paventato dietrofront della Palacongressi è stato anche lo stesso vice sindaco di Riva Pietro Matteotti, per nulla soddisfatto della cosa. «Quando si promettono delle cose – ha commentato – si deve fare di tutto per mantenere queste promesse, io la vedo così. Quando ci è stato vietato il padiglione C della Baletera Lido e Palacongressi hanno promesso di costruire, entro il giugno del 2001, una tensostruttura nei pressi della Baltera. Poi in seguito alle polemiche e alle accese discusioni si è deciso per l’ex Rigotti. Tutti d’accordo e per questo il palazzetto provvisorio va fatto li, senza troppe scuse. Per la soluzione definitiva la sovracomunalità dell’intervento (quindi tra Arco e Riva) ci garantirà un contributo provinciale attorno all’80 percento della spesa».
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A sorpresa, il sindaco Malossini annuncia d'averla ordinata
In arrivo una nuova tensostruttura
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