lunedì, Luglio 7, 2025
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L'area moderata tentata dalla civica, socialisti e Ppi alla finestra

Castiglione, prove di grande centro

A poco più di tre mesi dalle elezioni, la situazione politica è quanto mai incerta. Sui nomi dei candidati sindaci piovono indiscrezioni e prime smentite: Angelo Beschi, Giulio Freddi e Guido Stuani negano l’intenzione di correre alle amministrative, mentre Luigi Cavalieri, sottolineando che nessuno gliel’ha chiesto, dice che la politica non è al momento in cima ai suoi pensieri.Restano Novazzi, Azzoni, Biaggi, per l’area foschiniana, Bertoli, per il gruppo di Mattioli, e Braghini, il cui nome è circolato negli ambiti laici e moderati del centrosinistra, anche se si registrano difficoltà a far convergere su un progetto comune le forze che si riconoscono in quest’area. Il circolo culturale della Margherita, non può certo fare le veci di un soggetto politico che a Castiglione non è ancora nato. Molto lontane, per ora, alleanze e convergenze su programmi, squadra di governo e candidato sindaco. La sensazione è che fino a quando non si sbloccherà la situazione in FI, difficilmente si saprà dove si collocheranno le forze moderate e i Socialisti ambientalisti. Questi ultimi hanno già dichiarato che resteranno civici, non riconoscendosi in nessuno dei partiti nati dalla diaspora socialista a livello nazionale.Nella galassia moderata, ossatura dell’elettorato castiglionese, c’è un aspetto che non va sottovalutato. Il consenso di matrice liberale e cattolica a FI, in taluni sembra più rispondere alla mancanza di alternative praticabili a livello locale, che a una convinta adesione agli azzurri. Prova ne sia il circolo Castiglione Domani, nato a suo tempo come momento d’incontro delle forze moderate, convinte di una possibile ricostituzione del centro (come dichiarato da Novazzi nell’intervista al nostro giornale il 31 dicembre). Quest’idea, peraltro, sembra affascinare anche parte dei Popolari, che non hanno ancora ufficializzato la loro scelta strategica per le elezioni. I Popolari, del resto, vivono da tempo una situazione di congelamento della loro sezione, dopo l’uscita di scena dell’ex-segretario.A sinistra, il tentativo di riproporre l’alleanza che ha sostenuto Fontanili, si scontra con i dubbi non solo dei Popolari, ma anche di Rifondazione, che pur dichiarando di voler ripercorrere quell’esperienza, fatica a trovare l’accordo con i Ds su alcune ipotesi. I Ds, dal canto loro, hanno definito alcuni punti del programma che mirano a costruire una proposta amministrativa con un ruolo forte dell’ente locale, in particolare nella programmazione e gestione dei servizi di assistenza e prevenzione sanitaria e di tutela del territorio. Manca un nome, ancora, ma i ben informati assicurano che contatti sono in corso. La sensazione è che i veri candidati debbano ancora venir fuori: troppa paura di bruciarli, prima che le alleanze siano ben definite.

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