Con la «giornata del Groppello» di ieri ha preso avvio l’intenso programma della Fiera di Puegnago. Un vino, ed un vitigno, fra i più pregiati e conosciuti dell’area gardesana che è riuscito ad attrarre a sé numerosi estimatori. «Un vino quasi sconosciuto fuori dai luoghi d’origine – sostiene Angelo Peretti esperto enogastronomo della sponda veronese, ma grande cultore dei prodotti vinicoli della terra bresciana – che appartiene totalmente al panorama d’esperienza della riva occidentale del Garda. Con lo spiedo forma un sodalizio che è culturale prima ancora che gastronomico. Perché l’uno e l’altro, il cibo e il vino, hanno in sé un impronta di rusticità e di selvaticità inusuali». E proprio Peretti è stato ieri sera, con la complicità dello chef Carlo Bresciani, il conduttore della serata «Garda che tavola! – Il lago e il Groppello», una degustazione guidata dove i piatti, preparati dal «professionista della cucina bresciana» Carlo Bresciani, ed i prodotti del lago hanno sposato il Groppello. Un matrimonio non impossibile viste le peculiarità dei prodotti. Unico dubbio, quasi amletico, che potrebbe rimanere, e lo sarà anche per gli anni a venire, e che attanaglia anche l’esperto Peretti è questo: «Groppello giovane oppure più avanti negli anni, magari da uve appassite, maturato nel legno, per trarne velluto». Una risposta per la verità, anche se personale Angelo Peretti l’ha fornita: «L’uno e l’altro. Purché in entrambi si esaltino l’uva e la terra. Purché in bottiglia si trovino sostanza e territorio». Da parte sua Carlo Bresciani per la serata ha inventato una Terrina di carne salata e ricotta del trentino, seguita dai tipici e gustosi Bigoli con le sarde della sponda veronese. Poi un eccezionale insieme di «ravioli al Bagos con tartufi della Valtenesi», ed un «osso buco di coniglio con polenta di Castegnato» e per finire, o dulcis in fundo un riuscito Tortino al Groppello e frutti di bosco». In tavola, ovviamente Groppello, e del migliore, a volontà! Non possiamo concludere questa cronaca senza accennare a quella che potrebbe essere ritenuta una vera e propria chicca della 27 Fiera di Puegnago: il neonato prodotto con etichetta «Maöl», una DOC del Garda Classico, ossia proprio il nome in bresciano del vino Groppello proposto dalla Cantine Scolari di Raffa di Puegnago con uvaggio di Groppello, Barbera, Sangiovese e Marzemino. Per gli appassionati ed i cultori di questa tipologia di vino sarà possibile degustarlo presso lo stand aziendale. Nel corso della giornata si è svolta la degustazioni per il concorso Groppello-Menzion d’Onore (18 le etichette in gara); premiazioni domenica.
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Ieri la prima riuscita Serata del gusto
UNA NOVITA’ GRADITA
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