giovedì, Novembre 30, 2023
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UNA NOVITA’ GRADITA

Con la «gior­na­ta del » di ieri ha pre­so avvio l’in­ten­so pro­gram­ma del­la Fiera di Pueg­na­go. Un , ed un vit­ig­no, fra i più pre­giati e conosciu­ti del­l’area garde­sana che è rius­ci­to ad attrarre a sé numerosi esti­ma­tori. «Un vino qua­si sconosci­u­to fuori dai luoghi d’o­rig­ine – sostiene esper­to enogas­tronomo del­la spon­da veronese, ma grande cul­tore dei prodot­ti vini­coli del­la ter­ra bres­ciana – che appar­tiene total­mente al panora­ma d’es­pe­rien­za del­la riva occi­den­tale del Gar­da. Con lo spiedo for­ma un sodal­izio che è cul­tur­ale pri­ma anco­ra che gas­tro­nom­i­co. Per­ché l’uno e l’al­tro, il cibo e il vino, han­no in sé un impronta di rus­tic­ità e di sel­vatic­ità inusu­ali». E pro­prio Peretti è sta­to ieri sera, con la com­plic­ità del­lo chef , il con­dut­tore del­la ser­a­ta «Gar­da che tavola! — Il lago e il Grop­pel­lo», una degus­tazione gui­da­ta dove i piat­ti, preparati dal «pro­fes­sion­ista del­la cuci­na bres­ciana» Car­lo Bres­ciani, ed i prodot­ti del lago han­no sposato il Grop­pel­lo. Un mat­ri­mo­nio non impos­si­bile viste le pecu­liar­ità dei prodot­ti. Uni­co dub­bio, qua­si amleti­co, che potrebbe rimanere, e lo sarà anche per gli anni a venire, e che attanaglia anche l’es­per­to Peretti è questo: «Grop­pel­lo gio­vane oppure più avan­ti negli anni, mag­a­ri da uve appas­site, mat­u­ra­to nel leg­no, per trarne vel­lu­to». Una rispos­ta per la ver­ità, anche se per­son­ale Ange­lo Peretti l’ha for­ni­ta: «L’uno e l’al­tro. Purché in entram­bi si esalti­no l’u­va e la ter­ra. Purché in bot­tiglia si tro­vi­no sostan­za e ter­ri­to­rio». Da parte sua Car­lo Bres­ciani per la ser­a­ta ha inven­ta­to una Ter­ri­na di carne sala­ta e ricot­ta del trenti­no, segui­ta dai tipi­ci e gus­tosi Bigoli con le sarde del­la spon­da veronese. Poi un eccezionale insieme di «ravi­o­li al Bagos con tartu­fi del­la Valte­n­e­si», ed un «osso buco di coniglio con polen­ta di Casteg­na­to» e per finire, o dul­cis in fun­do un rius­ci­to Torti­no al Grop­pel­lo e frut­ti di bosco». In tavola, ovvi­a­mente Grop­pel­lo, e del migliore, a volon­tà! Non pos­si­amo con­clud­ere ques­ta cronaca sen­za accennare a quel­la che potrebbe essere ritenu­ta una vera e pro­pria chic­ca del­la 27 Fiera di Pueg­na­go: il neona­to prodot­to con etichet­ta «Maöl», una DOC del Gar­da Clas­si­co, ossia pro­prio il nome in bres­ciano del vino Grop­pel­lo pro­pos­to dal­la Can­tine Sco­lari di Raf­fa di Pueg­na­go con uvag­gio di Grop­pel­lo, Bar­bera, San­giovese e Marzemi­no. Per gli appas­sion­ati ed i cul­tori di ques­ta tipolo­gia di vino sarà pos­si­bile degus­tar­lo pres­so lo stand azien­dale. Nel cor­so del­la gior­na­ta si è svol­ta la degus­tazioni per il con­cor­so Grop­pel­lo-Men­zion d’Onore (18 le etichette in gara); pre­mi­azioni domeni­ca.

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