Sua maestà Russel Coutts, l’unico velista al mondo ad aver vinto tre edizioni della Coppa America, la più prestigiosa regata del mondo, sarà ospite della Fraglia vela Malcesine la prossima settimana. «L’arrivo di Russel è previsto per lunedì», dice Gianni Testa, presidente del glorioso circolo, che ha tra i suoi soci il campione del mondo Star Roberto Benamati e quello dei 12 metri S.I., le barche di Coppa America di qualche decennio fa, Favio Scala. Coutts è uno dei maggiori interpreti di tutti i tempi dei match race, ovvero le regate uno contro uno rese celebri proprio dalla Coppa America, ma, ironia della sorte, non potrà gareggiare con nessun equipaggio nella prossima edizione dell’ Old Mug. In questi giorni e fino a domani è in gara alle Baleari nella ventiquattresima edizione della Coppa del Re, regata d’altura voluta dal re Juan Carlos di Borbone, appassionato velista con trascorsi anche gardesani. Uno dei suoi Bribon è stato costruito nel cantiere di Gianni Dal Ferro a Garda. Russel Coutts, invece, le sue barche le progetta e le costruisce pure. Per questo ha fondato la Russel Coutts Design. Il motivo del suo soggiorno gardesano è appunto una sessione di prove tecniche della sua nuova imbarcazione di 44 piedi, candidata a diventare un’importante classe monotipo per regate di match race e di flotta. Coutts, che è nato il primo marzo del 1962 a Wellington, in Nuova Zelanda, all’Università di Auckland si è laureato in ingegneria. È padre di tre figli e vanta una carriera sportiva eccezionale. Nel 1981 si laurea campione del mondo Junior; tre anni dopo alle Olimpiadi di Los Angeles dove hanno gareggiato con l’Fd i veronesi Mario e Claudio Celon, ha conquistato la medaglia d’oro nel Finn, il singolo dei campioni; in questa classe 16 anni dopo, ai Giochi di Sydney, il veronese Luca Devoti ha guadagnato la medaglia d’argento. Nel 1992 l’inarrestabile neozelandese vince il suo primo Campionato del mondo match race (poi nel 1993 e 1996). Nel 1993 al timone di Pinta si impone nella britannica Admiral’s Cup, la più blasonata competizione d’altura del mondo. La sua prima Coppa America la va a conquistare negli Stati Uniti, che da allora non l’hanno più avuta tra le mani, totalizzando a San Diego, al timone di Black Magic, 37 vittorie e una sola sconfitta. Con il Team New Zealand, Coutts domina la finale dell’America’s Cup del 2000, infliggendo a Luna Rossa, che schierava a bordo il torresano Claudio Celon (ora su Alinghi), un 5 a 0. Dopo quell’ennesimo trionfo Coutts volta pagina. Per trovare nuovi stimoli e prospettive, anche economiche, approda a Ginevra. Lì incontra Ernesto Bertarelli, proprietario dell’azienda farmaceutica elvetica Serono, appassionato di vela. Così nasce il progetto, rivelatosi vincente, di Alinghi. Uno strano nome che, lo ha afferma Bertarelli, non significa nulla. Nell’America’s Cup del 2003 Alinghi è stato proprio leggero e veloce, praticamente irraggiungibile, tanto che non ha dato scampo a Black Magic. Al timone sempre lui, Russell Coutts, inesorabile, sicuro e per nulla turbato di provocare un lutto nazionale nella sua Nuova Zelanda, patria di sportivi veri, soprattutto velisti e rugbisti. Per battere i neozelandesi a casa loro la miglior soluzione è affidarsi a uno di loro, ha giustamente pensato Bertarelli, al migliore, cioè a Russel Coutts. Ora però Russel Coutts è svincolato da Alinghi. Solo dopo un anno dal fantastico trionfo di Auckland, nel luglio 2004, è entrato in rotta di collisione con Bertarelli e compagni. Ne è seguita una breve ma intensa battaglia legale che si è conclusa, quattro mesi fa, con una consistente transazione in favore del kiwi e un laconico comunicato: «Ernesto Bertarelli, Alinghi e Russel Coutts hanno composto amichevolmente la loro disputa. Russel Coutts non regaterà con un altro team nella trentaduesima Coppa America. Entrambe le parti si sono accordate a non rilasciare altre dichiarazioni». Da allora è iniziata una nuova storia per Coutts, che assieme a un altro grande escluso dell’America’s Cup, Paul Cayard — già skipper del mitico Moro di Venezia che infiammò la nostra patria di navigatori dopo Azzurra di Mauro Pelaschier e Cino Ricci, e prima di Luna Rossa portata da Francesco De Angelis — potrà aprire nuovi scenari nel panorama velico mondiale. I bene informati parlano della progettazione di una sorta di formula uno della vela, un circuto mondiale di regate spettacolo alternativo al panorama delle competizioni internazionali. La rotta di questo affascinante viaggio passa ora per uno tra i migliori campi di regata del mondo, quello di Navene, dove la Fraglia vela Malcesine sta ultimando i lavori di quello che diventerà uno dei centri velici più frequentati e importanti d’Europa.
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Il campione Russel Coutts per una settimana alla Fraglia per provare una nuova barca da regata di sua ideazione. Il neozelandese ne ha vinte ben tre: adesso si cimenta con i venti del lago
Arriva il re dell’America’s Cup
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