«Le Frecce tricolori qui sono a casa loro»: il sindaco Umberto Chincarini mostra compiaciuto il quadro autografato dai piloti della Pattuglia acrobatica nazionale (Pan) che contiene la bandiera italiana che ha volato con le Frecce lo scorso primo maggio, in occasione dell’apertura della loro stagione di esibizioni. Dal canto suo, Chaincarini ha inviato al comandante della Pan una lettera in cui si congratula «per la splendida esibizione di domenica, meraviglioso esempio di genialità, intelligenza e passione; Peschiera del Garda è onorata di rinnovare l’amicizia con i piloti e con l’Aeronautica militare». Le parole del primo cittadino sembrano confermare l’intenzione del Comune di proseguire la collaborazione con l’Aeronautica militare e le varie associazioni, enti e istituzioni, civili e militari, per fare di «Ali su Peschiera» un appuntamento fisso. Ciò nonostante l’assessore alle manifestazioni Barbara Vacchiano – in più occasioni ringraziata ed elogiata da Chincarini per il lavoro svolto insieme a tutti i dipendenti del Comune – non vuol ancora sentir parlare di progetti futuri: il giorno dopo l’international air show l’adrenalina è ancora alta ed è troppo presto per poter guardare con un certo distacco alla manifestazione che, secondo le stime, ha portato sulle rive gardesane dalle 100 alle 120mila persone. «Non mi sento di dire niente riguardo al futuro proprio perché sono ancora troppo presa da tutto quello che è stato fatto ed è successo nelle ultime settimane sino al clou dell’esibizione», dichiara, «sono molto soddisfatta dell’esito superlativo di Ali su Peschiera e desidero ringraziare le Forze dell’ordine – in particolare la Commissione pubblici spettacoli – tutte le nostre associazioni e i volontari che ci hanno aiutato a concretizzare questo ambizioso progetto. E un grazie al locale club dell’aeronautica militare così come al club Frecce tricolori del Garda e all’aeroclub di Brescia, che hanno supportato la logistica della manifestazione». L’assessore sottolinea la partecipazione dei media anche nazionali: «Hanno finalmente dato risalto a questa manifestazione. Lo merita, anche perché non è un caso che lo stesso comandante delle Frecce, tenente colonnello Paolo Tarantino, abbia sottolineato il loro entusiasmo per l’esibizione di Peschiera resa unica dalla cornice offerta dal lago di Garda». E se le prevedibili code in uscita dal territorio hanno causato il solo contrattempo agli oltre centomila spettatori, l’unica voce critica che si alza sull’evento è quella della Cooperativa dei taxi di Peschiera. «Non è una polemica con la manifestazione, senz’altro bellissima, ma con il fatto che nessuno ci ha preavvisati delle modifiche alla viabilità», dice il portavoce Fabiano Corradi. «Noi non abbiamo ricevuto nessuno scritto che ci permettesse di organizzare diversamente il nostro servizio, ad esempio posizionando delle vetture in punti strategici e critici come l’ospedale o l’area di San Benedetto. Immaginiamo che le società di trasporto pubblico abbiano ricevuto qualche informativa; anche noi effettuiamo un servizio pubblico e non è stato piacevole non essere in grado di dare risposte a clienti sui nostri tempi di arrivo o di percorrenza del tragitto richiesto». Interpellato sulla vicenda, il sindaco Umberto Chincarini risponde: «Non risulta alcuna modifica della viabilità o strade chiuse al traffico, se non il lungolago Mazzini». Peschiera. La risposta più gratificante l’ha data il pubblico. Bastava guardare i sorrisi, l’ammirazione di grandi e bambini, dei ragazzi, oltre che contare il numero delle persone che hanno voluto assistere all’ air show, «per capire quanto distanti possano essere le idee degli italiani rispetto a quelle che qualcuno ha esternato in questi giorni». È ancora carico di adrenalina Giorgio Aloisi, responsabile organizzativo e logistico dello spettacolo delle Frecce tricolori e per 15 anni capo del nucleo fotografico della pattuglia acrobatica dell’Aeronautica militare, quando commenta le dure prese di posizione di questi giorni, da parte della senatrice di Rifondazione comunista, ex partigiana, pacifista Lidia Menapace. La senatrice infatti, su vari quotidiani, aveva rilasciato e poi riconfermato interviste con cui aveva bollato il fiore all’occhiello dell’Aeronautica come «inutile, rumorosa e inquinante», nonché «costosa». Altri si erano spinti oltre, ipotizzandone un ridimensionamento, se non addirittura la soppressione. Un vespaio che aveva avuto ripercussioni di livello nazionale e che era costata la sedia di presidente della commissione difesa del Senato alla Menapace, comunque eletta segretaria. Ma, dopo la splendida esibizione di domenica, il pubblico non ha avuto la minima incertezza. «In un ipotetico referendum», azzarda Massimo Zuccotti, speaker della manifestazione e fondatore del club Frecce tricolori del Garda, «avremmo fatto cappotto: centomila a zero. Non è ammissibile che qualcuno fomenti inutili tensioni, minacci contromanifestazioni, che fortunatamente non ci sono state, e spari a zero sulla pattuglia acrobatica più invidiata e capace del mondo. Ma gli italiani la pensano diversamente e lo dimostreremo raccogliendo in poche settimane 500mila firme, che consegneremo alla commissione difesa del Senato». Allo scopo verrà anche aperto un sito internet: www.forzafrecce.it. Più posata la reazione del capitano Andrea Saia, speaker ufficiale delle Frecce tricolori: «Non vogliamo dare una connotazione politica alle esibizioni, continuiamo per la nostra strada e non rispondiamo, se non con i fatti, alle insinuazioni di chi dimostra di non esser mai venuto a vedere volare i nostri aerei. Del resto, il successo di pubblico e i ringraziamenti per quel che facciamo ci accompagnano da 45 anni, cioè ogni volta che le Frecce si esibiscono». Su questo punto ritorna Giorgio Aloisi: «È facile prendersela con i colleghi delle Frecce dato che loro, per regolamento, non possono rispondere. L’Aeronautica credo però che non tarderà a prender posizione, dopo il silenzio stampa in questi giorni». Aloisi del resto spiega: «Tutti gli aerei, e non solo le Frecce, si sono esibiti a costo zero. È stato solo rimborsato il carburante. Le formazioni, compresi gli svizzeri, la pattuglia di Red Bull, le Frecce e quant’altri ,sono venuti qui solo per passione e per i contatti con il sottoscritto e con gli organizzatori. Per quanto riguarda l’inquinamento, le Frecce utilizzano olio di vasellina ed altre sostanze a bassissimo o nullo impatto ambientale, anche perché rilasciamo fumi sopra la testa di centinaia di migliaia di persone». Aloisi puntualizza inoltre: «Chi ci ha aspramente criticato, ci segua in un’esibizione all’estero dove gli italiani, spesso, scoppiano in lacrime all’arrivo delle Frecce o quando i nostri aerei disegnano il triclore. Questo ci ripaga di tutti i sacrifici e i rischi che corriamo. Voglio quindi ringraziare davvero tutti, pubblico e Forze dell’Ordine, che anche domenica ci hanno seguito. È meglio che i politici si occupino ad esempio dello sporco che c’è nel calcio, che pure era un simbolo dell’Italia».
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Soddisfatta l’amministrazione, critici con l’organizzazione i taxisti, chenon sono stati informati dei divieti. E a sostegno della pattuglia areonautica c’è una raccolta di firme
Tutti insieme per le Frecce
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