giovedì, Maggio 2, 2024
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Monzambano vuole un’area artigianale di 200mila metri quadri proprio sul confine della frazione. L’Ulivo chiede l’impegno di tutti per bloccare l’arrivo dei capannoni

A rischio l’oasi di Borghetto

Il Comune di Monzambano ha approvato una variante al piano regolatore, in pieno parco del Mincio, per realizzare una zona produttiva di 200 mila metri quadrati in un’area adiacente alla strada Cavallara, a poca distanza da Borghetto. La decisione ha provocato l’opposizione delle minoranze consiliari del paese mantovano, ma anche a Valeggio l’opposizione ulivista ha presentato un documento in consiglio comunale. «Siamo contrari a questo insediamento», dichiara Giorgio Bassi, consigliere dei Democratici di sinistra a Monzambano, che ha presentato una mozione durante l’ultimo consiglio comunale, «perché non ci pare esista un fabbisogno tale da creare una zona di queste dimensioni e comunque non in quell’ area che rovina zone di elevatissimo pregio ai piedi di cordoni morenici ancora quasi intatti. Spero che la Provincia, già pronunciatasi contro questa variante, la blocchi». «Per dare risposte adeguate ed in tempi brevi agli artigiani di Monzambano», prosegue Bassi, «è preferibile completare l’attuale zona artigianale Mastroppa raccordandola con la zona artigianale di Ponti, in modo da creare un polo sovracomunale». Di diverso avviso il sindaco Maurizio Pellizzer, che non ci sta a passare da cementificatore. «Ho incontrato una ventina di aziende e le richieste», afferma Pellizzer, «ci sono. Se non ci muoviamo rischiamo di perdere posti di lavoro a favore di centri vicini come Valeggio che hanno realizzato un’estesa area produttiva, verso cui è emigrata proprio recentemente un’azienda con ottanta dipendenti». A questo proposito è intervenuto l’ex-sindaco Luigi Arieti: «Cosa cambia per i cittadini di Monzambano visto che la distanza da Valeggio è uguale a quella che c’è dalla Cavallara (posta al confine sud)? E comunque, l’impatto in quella zona è troppo alto». Non è d’accordo Pellizzer: «Negli abboccamenti iniziali che abbiamo avuto con l’ufficio tecnico della Provincia, abbiamo rilevato una buona disponibilità a questa operazione, per cui vedremo quale posizione prenderanno». Una mano ai Comuni della zona l’ha data anche il Parco del Mincio, la cui assemblea ha deciso, lo scorso 4 luglio, di approvare le3 varianti chieste da alcuni di loro che vogliono realizzare zone artigianali e residenziali nel territorio del Parco (per un milione e 850 mila metri quadrati, l’1,5 per cento del territorio del Parco). In quelle zone, definite come «zone di iniziativa comunale orientata», i Comuni potranno domandare la costruzione di case e fabbriche, fatta salva l’approvazione di organi superiori come la Provincia e la Regione. Forti le polemiche che ne erano seguite a livello locale e anche nazionale. Tra i primi a prendere posizione Fulco Pratesi del Wwf, che aveva affermato come le richieste di svincolo di territori di qualità confliggano con gli intenti del Parco del Mincio (salvaguardare il paesaggio e la biodiversità), pur non escludendo che un piano ben meditato per uno sviluppo compatibile sia possibile. La questione Cavallara è approdata anche nell’ultimo consiglio comunale di Valeggio durante il quale il capogruppo dell’Ulivo, Stefano Bertoli, ha presentato un documento in cui si paventano gravi rischi, soprattutto per il delicato «sistema Borghetto», ma anche per l’intero territorio comunale, che vedrebbe aumentare il traffico in zone delicate. Nel documento si invita l’amministrazione comunale a prendere posizione e ad interessare Provincia e Regione sull’argomento, oltre a contattare gli enti locali confinanti, «in modo da evitare il crearsi di una situazione che avrebbe un impatto fortissimo su tutto il nostro territorio». Il sindaco, Fausto Sachetto, non ha voluto commentare e ha messo agli atti il documento, rimandandone però la discussione («Devo prima sentire cosa mi dicono dal Comune di Monzambano»). Ora la palla passa alla Provincia di Mantova, che dovrebbe dare il suo parere nelle prossime due settimane.

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