mercoledì, Maggio 1, 2024
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L’assemblea dell’Associazione si è tenuta sul lago

A Sirmione il recorddei locali storici

Insieme al Florian di Venezia, al caffè Greco di Roma o al Pedrocchi di Padova, sono otto i locali storici (hotel, ristoranti, caffè) della nostra provincia tutelati dal Ministero per i beni e le attività culturali. Nel corso dell’assemblea annuale dell’ Associazione, svoltasi al Grand Hotel di Gardone Riviera, è stato inoltre sottolineato che Sirmione fa la parte del leone, con ben quattro alberghi (Catullo, Grand Hotel Terme, Sirmione, Villa Cortine) e un caffè (Grande Italia).«Sirmione – ricorda il presidente Giuseppe Nardini, della famosa grapperia di Bassano – ha la più alta densità di locali storici d’Italia, in rapporto al territorio (40 chilometri quadrati)».L’albergo Catullo di Dino Barelli fu aperto nel febbraio 1888, ed ha quindi tagliato il traguardo dei 120 anni. Il Terme, di proprietà della società per azioni guidata da Filippo Maria Farnè, ha accolto nelle sue stanze ospiti illustri, come il maestro Arturo Toscanini, gli attori Gary Cooper e David Niven, il regista Renè Clair, il re della moda Christian Dior, il re Paolo di Grecia. Il Sirmione, che appartiene sempre alla spa di Farnè, fu scelto dalla regina Margherita di Savoia. Sulla terrazza, ammirando la luce del tramonto, il musicista Arrigo Boito si ispirò per le belle pagine del Falstaff di Giuseppe Verdi.Il Villa Cortine, diretto da Roberto Cappelletto, è in stile neoclassico, ricco di preziosi marmi veronesi e stucchi, con un parco degno del giardino di Boboli. Venne costruito a fine Ottocento come villa del conte von Koseritz.Al Grande Italia di Mario Pagiaro, amato da Maria Callas, Ezra Pound e Noemi Jacob, D’Annunzio veniva per un caffè e Giuseppe Carducci vi capitò come commissario d’esame a Desenzano.GLI ALTRI locali storici della nostra provincia sono il Grand Hotel di Gardone Riviera, l’Osteria della Villetta di Palazzolo sull’Oglio e la Curt dei Giacc di Cividate Camuno. Il primo ospitò Winston Churchill, che dipingeva nel parco, e gli scrittori Vladimir Nabokov e Somersit Maugham, oltre a ministri, ambasciatori e scienziati che trascorrevano le giornate aspettando di incontrare D’Annunzio.La Villetta di Maurizio Rossi è tra le ultime osterie ferroviarie italiane, di cui conserva ambienti, arredi e ricette.La Curt dei Giacc di Cinzia Lucchini e Antonio Marco Tricarico ha debuttato nella guida 2008 curata da Claudio Guagnini, che non propone alcun nome di Brescia città. L’osteria caffetteria di Cividate Camuno, incastonata in un palazzotto del Seicento, con gli arredi originali, è una reliquia di storia patria. Durante la grande guerra ospitò ufficiali e aviatori che sorvolavano le linee austriache partendo dal vicino campo della Prada.L’assemblea svoltasi sul lago ha promosso un altro albergo gardesano, il primo della sponda veronese: la locanda S.Vigilio del conte Guarienti.

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