sabato, Maggio 4, 2024
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Per abbattere i tempi del pronto intervento sanitario la Comunità montana realizzerà le strutture per l’atterraggio

Alto Garda, soccorsi dal cielo: cinque piazzole per elicotteri

Una rete di piazzole d’atterraggio per l’eliambulanza per abbattere i tempi del pronto intervento sanitario e lenire il problema della grande distanza dagli ospedali. La realizzerà la Comunità montana Parco Alto Garda bresciano grazie ad un finanziamento dell’Azienda ospedaliera di Desenzano.Fondi dell’Azienda ospedalieraL’intervento è stato annunciato da tempo, ma ora i propositi sono stati messi nero su bianco. È stato infatti sottoscritto dalla Comunità montana, dall’Azienda ospedaliera e dai cinque Comuni altogardesani l’accordo di programma che ne prevede la realizzazione. Le piazzole, infrastrutture ritenute indispensabili vista la conformazione del territorio del Parco, con frazioni montane che, come Costa di Gargnano, sono distanti sino a 18 chilometri dal proprio capoluogo (è un record nazionale), saranno cinque, e non quattro come si era ipotizzato in un primo momento. Verranno realizzate a Salò, Gargnano, Tignale, Valvestino e Limone.Per la loro realizzazione l’Azienda ospedaliera mette a disposizione 220mila euro. I fondi sono reperiti nell’ambito del finanziamento di 31,5 milioni concesso dalla Regione per l’ampliamento e l’ammodernamento dell’ospedale di Gavardo. Una quota di tale cifra, 550mila euro, è destinata alla costruzione di 10 piazzole di atterraggio sull’Alto Garda (cui è stato attribuito il 40% del finanziamento) e in Valle Sabbia (60%). Per quanto riguarda l’area altogardesana le piazzole saranno realizzate direttamente dalla Comunità montana, che si occuperà della progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, della direzione dei lavori e dell’appalto delle opere; saranno edificate nel rispetto delle indicazioni tecniche fornite dal 118.Da costruire entro due anniLe cinque aree attrezzate saranno poi assegnate per 50 anni, in diritto di superficie, all’Azienda ospedaliera. In base all’accordo di programma le piazzole dovranno essere realizzate entro due anni. Si tratta di un intervento che gli amministratori altogardesani reclamano da tempo (tra l’altro le piazzole potrebbero tornare utili anche per altre emergenze, a partire dagli incendi boschivi). Certo l’iniziativa non risolverà del tutto il problema della sanità sull’Alto Garda, territorio rimasto senza ospedali dopo la chiusura di Salò e del Santa Corona di Fasano, ma contribuirà comunque a garantire una maggiore sicurezza ai cittadini così come ai turisti, che in estate affollano in gran numero il lago e i monti retrostanti.L’ambulatorio di GargnanoResta da segnalare che mercoledì si è svolto in Comunità montana un incontro tra i nove sindaci del Parco e la dottoressa Mara Azzi, direttore dell’Azienda ospedaliera, che ha confermato il mantenimento, e per quanto possibile il potenziamento, del poliambulatorio di Gargnano, dove è di stanza un’ambulanza medicalizzata, operativa 24 ore su 24, con un equipaggio composto da autista soccorritore professionista, infermiere professionale e medico del 118. Il servizio, aggregato all’ospedale di Gavardo, è ritenuto fondamentale vista la distanza dall’ospedale di centri come Tignale, Tremosine e Limone, per non parlare dei borghi di Magasa e Valvestino. In ogni caso le voci, che periodicamente circolano, su una presunta chiusura del presidio sono state smentite della direzione dell’Azienda ospedaliera. Attualmente la struttura fornisce prestazioni ambulatoriali di cardiologia, chirurgia generale, diabetologia, fisioterapia, ginecologia, oculistica, psichiatria e otorinolaringoiatria.

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