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Approvato il bilancio per il rilancio per gli aeroporti di Verona e Brescia

Continuano le operazioni di ristrutturazione degli aeroporti di Verona e Brescia, finalizzate a migliorare la situazione dal punto di vista economico e finanziario, sono state fatte scelte e a volte dolorose che hanno però prodotto gli esiti sperati: è stato ridimensionato il debito e ridotte le perdite rispetto a bilanci degli scorsi anni. Certamente il lavoro da fare non è finito ma nel corso del l’Assemblea dei Soci della Catullo Spa dello scorso 5 luglio sono stati approvati dalla Società, presieduta da Paolo Arena, il bilancio societario dell’esercizio 2012 e il piano di rilancio, relativo alla fase di sviluppo dopo il compimento della fase di ristrutturazione. Ci sono dunque tutte le premesse per un futuro più solido ed una gestione più razionale per i due aeroporti gardesani.

Guardando nel dettaglio del bilancio della Catullo Spa si registra un miglioramento della gestione aziendale di circa € 1,3 milioni, una riduzione della perdita del 2011 (da € 26,6 milioni a € 11,6 milioni), una posizione finanziaria netta (essendo il debito bancario riscadenzato) e la concessione totale di Brescia Montichiari.

Il miglioramento dell’andamento della gestione rispetto all’esercizio precedente è compresso a € 1,3 milioni, poiché le ottimizzazioni, a causa della loro complessità, si sono concretizzate sono nella parte finale del 2012.
Gli effetti più significativi della ristrutturazione (snellimento della struttura societaria, rinegoziazione del contratti tossici, liquidazione dell’handling) intrapresa nel corso dello scorso anno e conclusasi a dicembre, non sono ancora visibili nel conto economico 2012.
Le proiezioni prevedono però una riduzione dei costi del 28% nel 2013, quando il risultato della ristrutturazione inizierà a manifestarsi.

La perdita registrata nell’anno 2011 (€ 26,2 milioni, poi arretrati a € 10,9 milioni) è da attribuire a diversi fattori: primo fra tutti, la mancata possibilità di rilancio dell’attività cargo sullo scalo di Brescia. La Società, infatti, nell’incertezza dell’ottenimento della concessione totale, pur avendo fatto scouting a livello internazionale (conclusosi con l’impegno di un importante fondo cinese per l’apertura di operazioni a Brescia) non ha potuto garantire ai potenziali partner l’operatività dello scalo a medio lungo termine, facendo saltare l’accordo.
Nonostante questo, il 18 marzo 2013 è stata ottenuta la concessione totale per l’aeroporto di Brescia in capo alla Catullo Spa, che ha risolto un’impasse che si protraeva da 14 anni e che ha determinato le condizioni per la nascita del sistema del Garda (Verona e Brescia). La Catullo Spa gestisce infatti dal 2008 con concessione totale anche l’aeroporto di Verona. Dopo l’ottenimento della concessione è stato sottoscritto un accordo con Vector Aviation, che aprirà le operazioni da Brescia il prossimo ottobre.
Un altro motivo è la sospensione dell’attività di alcuni vettori (come per esempio Windjet) o la fragilità nell’aggredire il mercato di altri in fase di ristrutturazione. Per contrastare tali effetti, la Società è stata impegnata in una continua esplorazione del mercato, che ha portato poi, nel 2012, all’inizio delle operazioni di Volotea, Monarch, Air One, Belle Air Europe e S7.
Le onerose condizioni di incentivazione hanno fatto registrare un margine operativo lordo negativo sulle operazioni legate al vettore irlandese Ryanair, che è risolto con la decisione della compagnia di sospendere le operazioni sullo scalo veronese.
Infine, la Avio Handling, in liquidazione volontaria da settembre 2012, ha cessato l’attività nel marzo 2013. I recuperi di costi del personale avranno effetto economico principalmente sull’anno 2013.

Il bilancio 2012 non registra però solo lati negativi, infatti la Catullo Spa si caratterizza in positivo per il rinnovo del contratto con Poste Italiane, per operazioni su Brescia Montichiari più favorevoli rispetto a quelle degli anni precedenti, nonchè, come già specificato, il netto miglioramento del saldo dell’anno 2012 rispetto all’anno 2011.

Il piano di rilancio per gli anni dal 2013 al 2022 prevede migliori proiezioni di traffico (6 milioni di passeggeri a Verona e 300.000 tonnellate di merci a Brescia, contro i 3.221.457 passeggeri e le 45.738 tonnellate di merci dell’anno 2012) e possibili investimenti infrastrutturali per 50 milioni di euro.

Il risultato economico approssimativo dei primi cinque mesi mostra un sostanziale allineamento con le previsioni.
Il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato una nuova fase del piano industriale 2013-2022, concentrata soprattutto sul rilancio degli aeroporti.
Agli Azionisti sono state prospettate tre possibili soluzioni per supportare gli investimenti : un nuovo aumento di capitale con l’attuale compagine societaria, oppure l’ ingresso di un partner industriale o finanziario, o ancora la vendita di quote dell’asset con gara ad evidenza europea.

Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito www.aeroportidelgarda.it.

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