La Brescia del Duemila inizia a mostrare i suoi contorni. L’Istat ha presentato i risultati provvisori del quattordicesimo Censimento generale della popolazione e delle abitazioni tratti dai riepiloghi forniti dagli uffici comunali di censimento ed effettuato con riferimento alla data del 21 ottobre 2001. POPOLAZIONE. Secondo i primi risultati sono 56.305.568 le persone residenti nel nostro Paese. La popolazione femminile (29.044.615) supera quella maschile (27.260.953) di 1.783.662 unità. Brescia e la Lombardia non si differenziano dal resto del Belpaese. Anche nella nostra provincia le donne sono più numerose degli uomini: su una popolazione residente (vedi grafico) di 1.106.373, i maschi sono 543.716 contro 562.657 donne (18.941 in più rispetto degli uomini). Le donne si confermano, dunque, più numerose, ma si tratta di un primato che non durerà a lungo. Ne è convinto il presidente dell’Istat Luigi Biggeri: «Le donne che oggi hanno 80 anni – ha spiegato sottolineando di parlare in qualità di professore universitario – hanno fatto un tipo di vita particolare, non avevano stress, non fumavano, non bevevano, accudivano solo i figli. Se si vanno a vedere i dati delle donne con meno di 40 anni, la situazione è diversa. Certo oggi la popolazione femminile è superiore a quella maschile, dopo i 75 anni l’80 per cento sono donne e il 20 per cento uomini. Questa è una fotografia corretta, ma non sono sicuro che la mortalità resterà questa nei prossimi anni». La popolazione bresciana è aumentata: nei dati definitivi dell’ultimo censimento la popolazione era di 1.044.544 (l’ultima «conta» nel ’99 attestava i bresciani a quota 1.098.488). In dieci anni i bresciani sono aumentati di 61.829, grazie soprattutto all’immigrazione. La popolazione italiana è sostanzialmente stabile, anche se rispetto ai dati provvisori del censimento del 1991, si registra un lievissimo calo pari a circa 100.000 unità (-0,2 per cento). Rispetto al dato definitivo della popolazione residente del ’91 (56.778.031) il numero degli italiani registra un calo dello 0,8 per cento, ossia circa 500 mila persone. Ma questo scarto, secondo l’Istat, è destinato a ridursi nei risultati definitivi, mantenendo quindi sostanzialmente invariato il numero della popolazione italiana. FAMIGLIE. Le famiglie sono nel complesso 21.503.088, più numerose rispetto a dieci anni fa (il censimento del 1991 ne registrò 19.909.003), ma con un minor numero medio di componenti (da 2,8 a 2,6). A Brescia le famiglie sono 434.061 con 1.097.582 componenti (nel ’91 le famiglie censite erano 376.861). Le famiglie su tutto il territorio italiano sono più numerose, ma sempre più piccole: il numero medio di componenti per famiglia in Italia è di 2,6 (era di 2,8 nel ’91). E Brescia in questo paese di culle vuote è tra le città con meno nascite. A Brescia il numero medio di componenti per famiglia è di 2,5 (stesso valore in Lombardia). Per l’Istat sono, inoltre, aumentate le famiglie composte da una sola persona, anche in conseguenza del progressivo invecchiamento della popolazione. La diminuzione del numero dei componenti riguarda tutte le regioni, ma in particolare il Nord-Est dove nell’immediato dopo guerra si registravano 4,2 componenti in media per famiglia, e ora sono 2,5. Tanti anche i componenti permanenti delle convivenze, quelle persone, cioè, che hanno dimora abituale in convivenza, anche se assenti alla data del censimento: 384.728 in Italia e 8.791 a Brescia. STRANIERI. Gli stranieri residenti in Italia, secondo i riepiloghi preparati dagli 8.101 comuni ed elaborati dall’Istituto, sono 987.363 e i non residenti 252.185. Circa il 37 per cento dei cittadini stranieri residenti vive nelle regioni dell’Italia Nord-Occidentale e il 29 per cento in quelle dell’Italia Nord-Orientale. Più contenuta la presenza nell’Italia Meridionale (meno dell’8 per cento) e Insulare (3 per cento). Rispetto ai cittadini italiani la proporzione di stranieri risulta ancora molto ridotta se paragonata a quella di altri paesi europei di più lunga tradizione migratoria. Mediamente si sono contati 17,5 cittadini stranieri ogni mille abitanti, con un massimo di 27 ogni mille nelle regioni del Nord-Est e di 25 in quelle del Nord-Ovest. TERRITORIO. Nel 1991-2001 sono state istituite 8 nuove province, mentre altre 8 hanno ceduto comuni alle nuove. Sono cambiati i confini di 28 comuni: nella provincia di Brescia hanno modificato il loro territorio Cazzago San Martino, Ospitaletto, Passirano e Rovato.
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I primi risultati del censimento: i bresciani sono 1 milione e 106.373, dieci anni fa erano 1.044.544. Famiglie con 2,5 componenti: sotto la media nazionale
Brescia, più donne e meno bimbi
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