Un aeroporto destinato a crescere ancora ma, soprattutto, una strategia che condurrà alla creazione di un sistema aeroportuale il cui bacino d’utenza sarà rappresentato dal lago di Garda. Accantonate le polemiche politiche e messa da parte anche la notizia del cambio di presidenza tra Massimo Ferro e Ferdinando Sanson, dal bilancio di esercizio presentato dalla Valerio Catullo Spa si può desumere non solo la reale situazione dello scalo veronese, ma anche le ^potenzialità future, lo stretto rapporto tra Villafranca e il vicino aeroporto bresciano di Montichiari.I II bilancio di esercizio del 1999 si è chiuso per la società Catullo con una perdita superiore ai 2 miliardi, Iper l’esattezza 2.241.134.214. Il bilancio ’98 si era chiuso, invece, con un utile superiore ai 2 miliardi, 2.354.710.600. Su questo disavanzo ha influito l’evento clou che ha caratterizzato l’intera gestione dello scorso anno, l’apertura dello scalo di Montichiari ed il trasferimento del traffico del Catullo per gli 81 giorni in cui l’aeroporto veronese è stato chiuso per il rifacimento della pista.E che la creazione di uno scalo alternativo a Villafranca sia stata una felice intuizione lo testimoniano proprio i dati relativi a quegli 81 giorni. A Montichiari in quel periodo sono transitati oltre 308 mila passeggeri e vi sono stati quasi 5.200 voli. È stato dopo, causa alcune mancanze importanti dello scalo bresciano, come un adeguato servizio antincendio e di conseguenza l’atterraggio precluso ad ogni aeroplano di dimensioni superiore all’Atr 42, che Montichiari ha influito negativamente sull’esercizio di bilancio della Catullo. Positivo, infatti, il risultato del traffico di Villafranca che ha generato utili per 6,4 miliardi e negativo il risultato gestionale di Montichiari nel secondo semestre del ’99, con perdite per 3,6 miliardi, appesantite da ulteriori oneri per 5 miliardi.Di gran lunga positiva l’annata per il Catullo. In particolare per quanto riguarda il traffico nazionale, il ’99 ha visto l’inaugurazione di due nuovi stabili collegamenti, con Bari e Alghero, più il raddoppio della frequenza estiva su Olbia e un collegamento estivo per Lampedusa. Sul fronte internazionale Sabena ha inaugurato un nuovo collegamento giornaliero con Bruxelles ed Air Dolomiti ha triplicato la frequenza giornaliera per Parigi e Barcellona, oltre al raddoppio del collegamento giornaliero per Francoforte e l’introduzione di un volo per Dusseldorf. ;;Infine la compagnia romena Tarom ha intensificalo i propri collegamenti da Verona introducendo, fra le destinazioni servite, anche Arad e Oradea. Proprio le linee internazionali hanno fornito grandi soddisfazioni con un incremento dei passeggeri trasportati rispetto al ’98 del 20%. Buono anche l’andamento dell’altro grande punto di forza del Catullo, il settore charter che ha registrato un soddisfacente tasso d’incremento, il 5,5%. Infine è con soddisfazione, come sottolineano i dirigenti del Catullo, che si deve rilevare come l’investimento effettuato per rendere più funzionale’ il terminal merci stia dando i frutti sperati. Nel ’99 il traffico merci si è assestato su oltre 6.700 tonnellate con un incremento del 10% rispetto all’anno precedente.Anche i segnali dei primi mesi del 2000 sono incoraggianti. Nel primo bimestre dell’anno, infatti, per gli aeroporti del sistema Carda sono transitati già oltre 255 mila passeggeri, con un incremento del 19,2% rispetto al ’99.
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Un aeroporto destinato a crescere ancora ma, soprattutto, una strategia che condurrà alla creazione di un sistema aeroportuale il cui bacino d'utenza sarà rappresentato dal lago di Garda.