mercoledì, Ottobre 16, 2024
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Proposta per un’area di 100 ettari nei pressi della torre di San Martino

Campo di golf in cambio del palasport

Torna in pista l’operazione «Campo di Golf». La proposta di una società privata di trasformare 1 milione di metri quadrati di area agricola equivalenti a ben 100 ettari situati all’ombra della torre di S. Martino in un «green» con 27 buche, stuzzica gli amministratori cittadini. In particolare quelli del gruppo consiliare di Forza Italia che includono, in un lungo comunicato fra le opere in via di approvazione finale la passeggiata a lago di Rivoltella e proprio, il campo da golf e il palazzetto dello sport. Ma vediamo i termini della proposta che arriva da una società che fa capo, fra l’altro, ad una famiglia originaria della zona ma trasferita da anni in Canada. Questa è proprietaria di circa 140 ettari di terreno agricolo situato vicino alla torre di S. Martino e dunque alla zona monumentale. Campagna in parte coltivata, disseminata di cascine, stalle, porticati, fienili. Il piano regolatore della città e le norme tecniche consentono il recupero delle volumetrie esistenti ma non il cambio di destinazione che deve rimanere agricola. Il progetto, anche per le sue implicazioni e ricadute sul territorio, è decisamente importante. Lo anticipa ai nostri lettori l’assessore all’Urbanistica Orlando Farinelli. prevede l’utilizzo di 100 ettari per ricavarvi un campo da golf, la possibilità di recuperare cascine, porticati, stalle, cioè i volumi già esistenti concedendo una variante al piano che consenta di trasformarli in residenza. L’unica volumetria da edificarsi ex novo è quella relativa alla club-house. In cambio la società realizzerebbe per il Comune ma a sue spese il palazzetto dello sport, in una zona ancora da scegliere per un investimento stimabile fra i 6 ed i 7 miliardi. «L’idea – aggiunge l’assessore – è quella di procedere in base alla Legge 9 che prevede l’interesse dell’ente locale che nel nostro caso è rappresentato dalla costruzione del palazzetto. Si tratta di una variante al piano regolatore realizzabile attraverso conferenze dei servizi da tenersi in Regione. La proposta, confermo, c’è; ritengo anche che possa essere valutata in tempi brevi». Fin qui dunque le anticipazioni dell’assessore. I dati tecnici del progetto parlano di un campo da golf con 27 buche di caratura internazionale ricavato su 100 ettari mentre gli altri 40 di proprietà resterebbero agricoli. Il recupero di stalle, cascine, portici, fienili e il loro cambio di destinazione riguarda circa 77.000 metri cubi di volumetrie già esistenti che, grosso modo equivalgono a quasi 400 appartamenti da 70 metri. Sul piano finanziario l’operazione potrebbe addirittura raggiungere 150 miliardi. Il palazzetto dello sport che verrebbe probabilmente edificato nella stessa zona su terreno fornito della società, è stato studiato come una sala polifunzionale utilizzabile per manifestazioni sportive ma anche per congressi, incontri, spettacoli. Come palazzetto dello sport sarà dotato di 1.500 posti a sedere che possono diventare 2.500 in caso di congressi. Tornando al golf va sottolineato l’interesse che questo tipo di strutture suscitano sul Garda. Impianti già esistono a Soiano, Gardone, Garda, Drugolo. Ma gli esperti sostengono che proprio la presenza di più impianti favorisce l’afflusso di chi pratica questo sport alla ricerca di circuiti dove, ed è il caso del lago, si può giocare in qualsiasi stagione dell’anno e senza interruzioni di tipo meteorologico. Questi sono, in sintesi, i dettagli della proposta che, come abbiamo anticipato, piace al gruppo consiliare di Forza Italia. Cosa ne pensano gli altri di maggioranza e minoranza ed i desenzanesi? Quale sarà l’impatto sul territorio?

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