La loro presenza crea parecchi problemi, soprattutto di carattere «estetico», per via degli escrementi che si accumulano sui davanzali e sporcano i muri delle case, ma, se può consolare, i colombi ad Arco stanno diminuendo. Lo ha scoperto l’Ada, che ne ha contati circa trecento. Da alcuni anni il gruppo di volontari ha avviato, d’intesa con l’assessore Fabrizio Miori ed il veterinario dell’azienda sanitaria Sandro de Guelmi, un’azione volta a contenere il numero di questi volatili nell’abitato arcense. «Il toccasana sarebbe un’ordinanza del sindaco, che stiamo sollecitando, per vietare alla gente di dare da mangiare ai colombi – afferma Enrico Leoni, presidente dell’Ada – Se, specie ai giardini pubblici, non si vedranno più scenette tipo piazza S.Marco a Venezia, con vecchiette e bambini che gettano cibo ai colombi, questi saranno costretti a provvedere da soli alla propria sopravvivenza e saranno indotti ad allontanarsi dal centro storico. Cosa già fatta altrove dove, tra l’altro, sono state collocate alla periferia degli abitati delle casette in cui viene depositato il mangine ad essi destinato. E’ quanto abbiamo già programmato con l’assessore Miori. Sono previste due casette di legno da collocare una nella zona di S.Giorgio, l’altra dalle parti del Romarzollese.
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L'intento dell'Ada e dell'assessore Fabrizio Miori è di allontanarli dal centro storico
Casette per colombi, ma solo in periferia
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