«Non è solo questione di clima e natura, che pure sono bellissimi. Me lo hanno detto in troppi perchè non sia vero: l’atmosfera della città ha un’energia, una forza positiva, che ci aiuta, noi tutti di Astra, a lavorare benissimo». Con un gentile omaggio alla natura palese e a quella occulta, Rudi Stauder, direttore del maggiore mensile italiano di astrologia e donna di classe, ieri ha reso omaggio ad Arco.Lo ha fatto al Casinò municipale, elegante sede di quell’evento sempre più scientifico e sempre meno «carrozzone delle magie» (anche se il fascino del fantastico sopravvive intrigante) che si chiama «Incontro Internazionale di Astra». Ormai ci siamo: l’appuntamento è per dal 10 al 12 ottobre. Ed è per questo che Rudi Stauder, dopo aver opportunamente «indottrinato» il popolo dei fedelissimi sul suo mensile (cosa che fa gongolare di felicità Amsa e Apt: è promozione che raggiunge migliaia di case), è venuta a presentare l’iniziativa – la n.24 di una gloriosa serie – in casa di chi la ospita. Con lei, non a caso – ma proprio perchè Astra è un po’ il modellino perfetto di quegli eventi turistici dal tocco un po’ aristocratico che si attagliano come un vestito su misura alle bellezze architettoniche del Casinò e alla natura impagabile della città – c’erano anche il presidente dell’Amsa Bernardis, il presidente dell’Apt Meneghelli, l’assessore al turismo Miori e Albino Marchi, nume tutelare di qualsiasi evento che sposi dinamismo arcense con ribalta internazionale. Astra, dunque, si articolerà in tre giornate ed avrà ospiti di grande charme: tutti impegnati a disegnare (è il tema 2003) quello che astrologicamente è il passaggio dall’Era dei Pesci all’Era dell’Acquario e che invece, tradotto più prosaicamente in contributi scientifici dove l’occulto abbonda solo per chi ci crede (ma gli altri non sono esclusi), è nient’altro che la sensazione diffusa che dopo un’abbuffata di individualismo il mondo (vedi i movimenti emergenti) si stia spostando – o ritornando – ad una più sana fede nella forza collettiva, nel lavoro di gruppo. In una parola: la socialità ritrovata. Questo dunque il filo conduttore di Astra, riassunto nel titolo «Verso la nuova era». Dei protagonisti – sociologi, scienziati, studiosi di cose esoteriche, misterologi, personaggi dello spettacolo – parleremo altrove e meglio nei prossimi giorni e nelle cronache più specializzate. Per il pubblico del Basso Sarca (che si aggiunge ai «patiti» provenienti da tutta Italia e anche da oltre confine: buona cosa anche per gli alberghi di Arco) basterà dire che anche il prossimo settimana Astra e il Casinò si apriranno a tutti i curiosi. Curiosi della propria intima coscienza e curiosi di chi sul procelloso navigare della nostra vita ci lavora professionalmente.
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Anche quest'anno Astra s'infila tra le palme e scruta la nostra società