Si acuisce la crisi del pescato nelle acque gardesane. La situazione della pesca professionale sul Garda sta diventando sempre più critica, con un'emergenza che si fa sentire nel 2024. Secondo Filippo Gavazzoni, vicepresidente della Comunità del Garda, il calo degli esemplari di coregone è particolarmente allarmante: i dati mostrano una drastica diminuzione delle catture, passando dalle 56 tonnellate del 2020 alle sole 12 tonnellate registrate quest'anno. Questo trend negativo non può essere attribuito solo al divieto di immissione di nuovi esemplari di coregone lavarello dal 2021, ma è anche il risultato di un prelievo eccessivo e della difficoltà della specie a riprodursi naturalmente.
Oltre al coregone, altre specie tipiche come l'agone hanno subito un calo significativo, con una riduzione di oltre il 50% negli ultimi due anni. Gavazzoni sottolinea che le cause di questa crisi sono molteplici: dal cambiamento climatico alla distruzione degli habitat naturali fino alla diffusione di specie invasive. Le sfide che affronta la pesca nel lago richiedono attenzione immediata per salvaguardare l'equilibrio ecologico e sostenere l'attività dei pescatori locali.