Lascia dopo quattordici anni. Armando Ferrari, sindaco dal 1990 ad oggi, si chiama fuori dalla mischia. Il primo cittadino si ritira dopo tre mandati consecutivi e quasi trentacinque anni di vita amministrativa come consigliere, assessore e vicesindaco. Una longevità politica iniziata nel 1965, a trentadue anni, nell’era di Giorgio Metzler e poi proseguita come vice di Armando Gallina. «Sono stato fermo solo per cinque anni, dal 1975 al 1980», racconta Ferrari, in passato anche segretario della Dc locale. Per salutare i suoi concittadini ha raccolto, in un elegante fascicoletto che verrà spedito a tutte le famiglie del paese, gli «eventi più significativi, le opere e i servizi realizzati negli ultimi due mandati amministrativi». «Il costo dell’opuscolo», tiene a sottolineare Ferrari”, «è interamente pagato dalla giunta uscente e non certo con soldi pubblici». Il documento riassume in modo analitico i lavori eseguiti negli ultimi nove anni riportando per ciascun intervento il costo, il nome del progettista, l’impresa costruttrice, i finanziamenti. Il tutto corredato da una foto che ritrae lo stato dell’opera. Sfogliando il libretto, tiratura 3 mila copie, si evince come l’intervento più costoso abbia riguardato l’ampliamento e la ristrutturazione completa della scuola materna «De Gianfilippi» con la realizzazione di cinque sezioni, e l’asilo nido integrato con due classi (1 milione 170 mila euro). A ruota segue la costruzione del distretto sanitario in località Ca’ Nova (880mila euro), l’ampliamento del cimitero del capoluogo (867mila euro), l’acquisto e restauro conservativo dell’ex chiesa della Disciplina (778 mila euro), la sede dei vigili del fuoco (700mila euro) e la riqualificazione del lungolago Lenotti prospiciente il porto (397mila euro). Tra i lavori in corso, da segnalare il quinto stralcio per l’allargamento dell’istituto professionale alberghiero «Carnacina». Nello specifico, è prevista la costruzione di una porzione di edificio a tre piani fuori terra e uno interrato per un totale di nove aule, una sala da pranzo, una cucina professionale con relativi magazzini. Una curiosità: nel lungo e dettagliato elenco delle opere realizzate non vengono menzionate le sbarre automatiche antitraffico installate nei punti d’accesso al paese.
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