sabato, Maggio 4, 2024
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Nel 2000 i passeggeri passati dallo scalo di Montichiari sono aumentati di 8 volte rispetto al ’99

D’Annunzio a quota 165mila

Quando, a luglio, Ryanair ha iniziato i voli da Montichiari a Londra a tariffe stracciate gli esperti lo avevano pronosticato: 170mila passeggeri entro l’anno, 400mila o anche oltre nel 2001. Il primo traguardo è stato praticamente raggiunto. Nell’anno appena concluso sono transitati dallo scalo bresciano per l’esattezza 164.804 passeggeri, quasi otto volte quelli del ’99, quando si toccò quota 22.382. In realtà lette così le cifre non hanno molto senso: in primo luogo perchè nel ’99 lo scalo bresciano entrò in funzione soltanto il 16 marzo e quindi operò in pratica poco più di nove mesi e mezzo. Ma anche perchè in realtà il movimento passeggeri in quell’anno fu ben superiore: infatti oltre ai citati 22.382 passeggeri bisogna considerare i ben 308.509 che utilizzarono l’aeroporto di Montichiari tra il 16 marzo ed il 5 giugno, periodo in cui lo scalo bresciano supplì il Catullo, chiuso per lavori sulla pista. Il confronto reale sul peso del D’Annunzio però si può dedurre soltanto dai dati considerati in tabella. E le cifre sono assai chiare: la maggior parte del traffico dell’aeroporto bresciano è rappresentato dai voli da e verso l’estero. Se infatti il movimento dei passeggeri sulle tratte nazionali passa da 17.862 a 40.051 (di cui rispettivamente 17.602 e 39.267 per voli di linea), il vero cambiamento di peso si ha nei transiti da e per i paesi esteri. I passeggeri dei voli internazionali balzano infatti da 4.520 a 124.208. Più in dettaglio i passeggeri dei voli di linea s’impennano da 1.778 a 87.675, mentre quelli dei charter lievitano da 2.055 a 34.560. A cambiare il volto di Montichiari è stato in sostanza il boom dei viaggi all’estero, per cui Montichiari è stato scoperto non soltanto dai bresciani. Un riscontro puntuale in questo senso si ha raffrontando i dati 2000 suddivisi per periodi. Nei primi cinque mesi dell’anno sono stati effettuati 1.473 voli (di cui 831 di linea e 126 charter), mentre il movimento passeggeri è ammontato a 33.781 unità, di cui 17.807 nazionali e 15.800 internazionali. Nel periodo gennaio-settembre, sempre 2000, sono stati effettuati 3.272 voli (di cui 1.731 di linea e 334 charter) e sono stati trasportati 109.544 passeggeri, di cui 29.689 sulle tratte nazionali e 79.318 sulle rotte internazionali. In sostanza in 4 mesi i passeggeri diretti all’estero sono aumentati di 5 volte. «Rispettata la previsione dei 170mila – afferma l’assessore provinciale ai Trasporti, Vigilio Bettinsoli – bisogna ora attrezzarsi per centrare l’obiettivo dei 300mila passeggeri per il 2001. Le premesse ci sono: recentemente il Cipe ha deliberato l’inserimento dello scalo di Montichiari tra i collegamenti regionali. Tale provvedimento è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 20 dicembre scorso, per cui siamo in attesa a breve della concessione definitiva. Dopo di che si affronterà la questione della società di gestione». Su questo punto si registra un’impasse pericolosa: il varo della società, preannunciato a gran voce per l’estate scorsa, è ancora al di là da venire. Si frappone il macigno dell’impugnazione del bilancio del Catullo da parte del sindaco di Verona, Michela Sironi: l’udienza è fissata per questi giorni. Infine il cambio della compagnia che effettua i voli da Montichiari a Roma (e ritorno): da febbraio la bresciana Air Dolomiti si fa da parte (ne riferiamo qui a fianco). Le succederà la Gold Wind, società di recente costituzione, con sede a Fiumicino. Graziano Guerini

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