venerdì, Maggio 3, 2024
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Confermato ufficialmente il coinvolgimento della bergamasca Miro Radici Finance nel programma per il rilancio dell’aeroporto di Montichiari

D’Annunzio, il piano e le polemiche

Ormai è certo. La bergamasca Miro Radici Finance, come aveva anticipato Bresciaoggi in un articolo del 29 ottobre, sta lavorando per un piano di rilancio dell’aeroporto D’Annunzio. La conferma è arrivata in un articolo pubblicato sul numero di mercoledì 5 novembre di Milano Finanza.«ABBIAMO OTTENUTO l’incarico di curare l’assistenza e lo sviluppo commerciale dello scalo proprio dall’azionista principale, il Catullo», ha commentato su MF il manager della società Ilario Testa. Secondo Testa, il nostro scalo avrebbe grosse potenzialità di sviluppo anche in ragione della presunta saturazione a cui sarebbe arrivato l’aeroporto di Orio al Serio. E poiché la Miro Radici Finance detiene quote negli scali di Trapani e Crotone «si potrebbero – prosegue nell’intervista Testa – trovare sinergie tra Nord e Sud, avviando nuove rotte dalla Lombardia alla Sicilia ed alla Calabria».L’idea del manager della Miro Radici è anche che «per Montichiari in futuro ci saranno da cogliere opportunità di crescita legate ai progetti della Brebemi e della linea ferroviaria ad alta velocità».SUL TEMA della consulenza affidata dai veronesi alla Miro Radici Finance sono intervenuti anche i capigruppo Dl e Ds in Broletto, Pier Luigi Mottinelli e Carlo Fogliata, in una lettera inviata al presidente della Provincia Alberto Cavalli. Fogliata e Mottinelli chiedono al presidente se l’incarico ai bergamaschi abbia qualcosa a che fare con quanto accennato nell’audizione della scorsa settimana in Broletto dal sottosegretario all’Economia Daniele Molgora, secondo cui esisterebbe già uno studio che fa riferimento allo sviluppo integrato dei tre aeroporti del lombardo – veneto. E dello studio vorrebbero avere una copia.Dopo una richiesta del presidente della Provincia «affinché non si sovrappongano le sue audizioni con quelle delle commissioni», Mottinelli e Fogliata precisano poi che l’incontro con il sottosegretario «era già stato programmato mesi fa» e non aveva alcuna volontà di interferire con il mandato del consiglio provinciale ad effettuare un giro di consultazioni per elaborare una posizione sullo scalo di Montichiari. Consultazioni di cui, tuttavia, non sarebbero ancora state rese note le modalità. «Non possiamo esimerci – spiegano – dal ribadire come l’incontro con Molgora sia stato per noi chiarificatore di quanto avevamo appreso in modo parziale negli scorsi mesi sui rapporti tra Brescia, Bergamo e Verona». Resta da capire quale sia, in questo contesto, il ruolo della Miro Radici Finance.

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