venerdì, Maggio 3, 2024
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La svolta dopo l’impegno di Ags e Garda Uno di eseguire i lavori di adeguamento dell’impianto. Chincarini ha deciso di revocare il divieto di accesso

Depuratore, via libera ai Tir

Bisognerà attendere ancora qualche giorno, ma la decisione è presa: il sindaco Umberto Chincarini revocherà l’ordinanza di divieto ai Tir di accesso al depuratore consortile.«Il transito sarà ripristinato in modo completo nei primi giorni della prossima settimana», spiega il sindaco che aveva emesso l’ordinanza agli inizi di dicembre 2006, un atto che suonò quasi una risposta all’allora rifiuto di Brescia di smaltire i rifiuti provenienti dalla provincia di Verona. A convincere Chincarini a revocare il provvedimento è stata la definizione degli impegni da parte di Ags e GardaUno (le due società di gestione dell’impianto di collettamento fognario sublacuale) per i lavori di adeguamento al depuratore.«La lettera con cui Ags e GardaUno hanno richiesto la revoca», sottolinea il sindaco di Peschiera, «contiene conferme precise sulle modalità e le tempistiche degli interventi. «Un documento direi storico», continua il primo cittadino, «dato che è la prima volta che vedo una lettera su cui sono presenti le intestazioni di entrambe le società». Sono tre i progetti specificati da Ags e GardaUno su cui si sofferma Chincarini. «Il rifacimento della viabilità di accesso all’impianto in modo da garantire la sicurezza a chi frequenta il lungo Mincio per pescare o passeggiare sia a piedi che in bicicletta. Il tutto, scrivono i presidenti delle due società, per un importo totale di 1,2 milioni di euro interamente finanziato dalla Regione Lombardia. I lavori sono stati consegnati a settembre dello scorso anno e dovrebbero essere completati prima della prossima estate».Vi è poi la pulizia del canale Seriola, il fosso che raccoglie le acque risultanti dall’attività del depuratore e in uscita dall’impianto: il dragaggio del fosso dovrebbe concludersi entro il prossimo marzo, con un costo di 366mila euro finanziato in ugual misura con fondi propri dalle aziende Ags e GardaUno.«Infine, ma certamente non di minore importanza», continua Chincarini, «vi è il progetto per la mitigazione degli odori emanati dal depuratore. La comunicazione inviatami», precisa il sindaco, «spiega che il problema verrà risolto con la copertura della terza ed ultima vasca di sedimentazione. Un intervento per il quale è stato stanziato a bilancio 2007 un importo di 400mila euro».Le novità che hanno portato alla revoca dell’ordinanza arrivano però anche dal parziale rientro dell’emergenza smaltimento dei rifiuti solidi urbani della provincia di Verona.«Una soluzione costringe il nostro Comune a differenziare di più di quanto non faccia ora altrimenti i nostri cittadini finiranno comunque con il pagare di più rispetto ad adesso», spiega Chincarini, «al momento l’ipotesi più probabile è quella di adottare il sistema di raccolta porta a porta nelle aree del centro storico e le frazioni di confine con i Comuni di Ponti sul Mincio e Valeggio».E ancora: «Gli assessori Gianluca Fiorio e Paolo Melotti», conclude Chicnarini, «stanno già lavorando in questo senso e penso che potremo iniziare a breve. Vedremo in seguito come arrivare, nel 2008, ad allargare questo servizio anche alle altre aree del paese: c’è infatti da superare la difficoltà oggettiva derivante dall’applicare il porta a porta a realtà come residences e campeggi».

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