Se ne saprà di più solo il 10 gennaio a Roma. Fra tre settimane, infatti, il consiglio nazionale della Nuova Dc dovrebbe approvare le decisioni sulle prossime tornate elettorali (amministrative, europee) e, soprattutto, sui candidati. «Noi ci saremo e contiamo di avere un bel gruppo di candidati – dice Lino Rodella, segretario provinciale dello Scudocrociato – del resto in questa occasione abbiamo avuto una vasta partecipazione al convegno». L’annunciato convegno di cui Rodella parla è quello svoltosi venerdì all’«Aquila d’Oro» di Desenzano, con lo scopo di «riferire sui risultati del congresso nazionale della Democrazia cristiana di Roma» e «per elaborare proposte per una più capillare riorganizzazione del partito sul territorio nazionale». Con Rodella sono intervenuti nel dibattito anche Achille Abbiati (vicesegretario nazionale), Angelo Sandri (coordinatore nazionale) e Giovanni Ferramonti (vicesegretario nazionale). «Alle elezioni europee – esordisce Rodella – correremo da soli mentre a livello provinciale l’apparentamento con altri è scelta obbligata. Ma valuteremo il programma degli altri partner e, se coinciderà col nostro, appoggeremo il candidato della coalizione, a prescindere che sia di centrodestra o di centrosinistra». «Vogliamo far riconquistare la fiducia nella politica a molti elettori, oggi smarrita: per esempio, cosa ne pensa quel 27 per cento che non si è recato alle urne alle comunali di Brescia?». E il simbolo? «C’è una diatriba con l’Udc, ma noi pensiamo di togliere la parola Libertas, tenendo tutto il resto», risponde Rodella.
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