lunedì, Aprile 29, 2024
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BORELLI: “QUESTI DUE FATTI CONFERMANO CHE L’OSPEDALE DESENZANESE E’ UN IMPORTANTE PUNTO DI RIFERIMENTO PER LE POPOLAZIONI DEL BASSO GARDA”

DUE CASI DI BUONA SANITA’ AL NOSOCOMIO DEL MONTECROCE

Ultimamente, purtroppo le notizie di “mala sanità” fanno capolino sulle cronache nazionali. Finalmente e con una certa soddisfazione, diamo notizia di due casi di buona sanità avvenuti all’Ospedale di Desenzano nei giorni scorsi. A raccontarci l’accaduto il Prof. Carlo Zola, Primario della Chirurgia del nosocomio gardesano .”Un paio di settimane fa a distanza di poche ore uno dall’altro, l’Ospedale di Desenzano è stato teatro di due fatti che hanno dimostrato l’ottimo livello di preparazione del nosocomio gardesano. Ben due interventi, di cui uno molto particolare, hanno messo a dura prova la struttura di pronto intervento, in regime d’urgenza, del nostro personale che si è distinto in modo ottimale.”Ma di preciso cos’è accaduto?”Il primo fatto ha interessato una signora di oltre settant’anni che a seguito di una caduta dalle scale, si era procurata una particolare forma di frattura-lussazione di spalla caratterizzata dalla dislocazione in torace della testa omerale fratturata; si tratta di una condizione alquanto rara (8-10 segnalazioni in letteratura)”.Qual’è il meccanismo che porta a un danno così grave per una semplice lussazione?“La caduta dall’alto a braccio teso (luxatio erecta) provoca uno sfondamento della gabbia toracica da parte dell’omero che si comporta come una lancia puntata contro il torace sfondandolo”.In cosa consiste l’originalità dell’intervento eseguito?“Normalmente questa lesione viene affrontata con due interventi distinti: riparazione protesica della spalla ed intervento di toracotomia per l’estrazione della testa omerale dal torace; nel nostro caso, dopo una tempestiva consultazione con il primario ortopedico (Dr. Massimo Uggeri) si è proceduto d’urgenza con un intervento simultaneo che sfruttando la medesima via di accesso chirurgico, ha consentito la riparazione protesica della spalla, l’esposizione della breccia sulla parete toracica, l’estrazione della testa omerale dal torace attraverso la stessa breccia e la riparazione della parete toracica; l’intervento durato circa tre ore, è perfettamente riuscito e la paziente dopo un ciclo di riabilitazione effettuato nel reparto di ortopedia del nostro Ospedale, è stata felicemente dimessa”.Sono quindi possibili interventi di questa portata nel nostro Ospedale?“Sicuramente sì poiché il paziente politraumatizzato affetto da Traumi multipli e complessi, deve essere trattato d’urgenza in modo multidisciplinare; con l’apporto quindi di varie professionalità che devono poter agire con simultanea sinergia (rianimatore, ortopedico, chirurgo esperto anche in settori specialistici come la chirurgia toracica e vascolare), professionalità che sono attivamente presenti nel nostro Ospedale”.Poche ore dopo un altro intervento importante. Che cosa e’ accaduto?”A distanza di poche ore, un anziano signore, mentre stava tagliando della legna, si e’ procurato una lesione dell’arteria femorale a seguito di una scheggia del cuneo di ferro che, trasformatosi in un vero e proprio proiettile, gli aveva procurato quella gravissima lesione. Più che l’intervento in sala operatoria per riparare l’arteria del paziente, l’eccezionalità e stata nell’intervento tempestivo e competente svolto dall’equipaggio dell’autoambulanza del nostro Pronto soccorso, allertato da una telefonata di un passante che per fortuna aveva visto l’uomo che era svenuto vicino ad una strada. L’equipaggio, giunto celermente sul posto ha rianimato e tamponato perfettamente la pesante perdita di sangue che aveva praticamente dissanguato il malcapitato”.Da chi era formato L’equipaggio dell’autoambulanza?“Il personale di turno che ha effettuato l’intervento è il seguente: Luca Leoni capo equipaggio, Barbara Magagnotti seconda infermiera, Roberto Franzoglio autista. All’arrivo in reparto il paziente è stato seguito dallo stesso personale, dal personale medico composto dai Dr. Eraldo Deho, Renato Pauro, Stefania Primavera, Luca Murano, Vincenzo Scontrino. In Pronto soccorso erano presenti anche Fabio Leoni, Antonio Faro, Nadir Bianchi e Bruno Pedercini. Inoltre mi hanno raccontato che l’equipaggio ha sempre mantenuto i nervi saldi nonostante ad intralciare il percorso dell’autoambulanza ci si è messo anche un nutrito gregge di pecore che ostruiva la strada. Nonostante quell’imprevisto, il paziente è giunto in tempo sul lettino della sala operatoria e tutto si è concluso positivamente”.”Quando mi hanno raccontato questi due casi – ha sottolineato il Direttore Generale Mauro Borelli – non ho potuto che congratularmi con tutte le professionalità coinvolte. Inoltre credo che questi fatti dimostrino che il nostro Ospedale, oltre ad essere insostituibile punto di riferimento per le popolazioni del basso Garda, è in grado di garantire assistenza sanitaria d’alta qualità anche in situazioni di emergenza”.

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