giovedì, Maggio 2, 2024
HomeManifestazioniAvvenimentiEmergenza e maltempo
Il governo ha riconosciuto lo stato di calamità e invitato tutti i Comuni a fare un bilancio dei guasti causati dall’esondazione. Le domande vanno inoltrate alla Regione entro lunedì 18 dicembre Il lago di Garda fa i conti dei danni

Emergenza e maltempo

EMERGENZA & MALTEMPO Il governo ha riconosciuto lo stato di calamità e invitato tutti i Comuni a fare un bilancio dei guasti causati dall’esondazione. Le domande vanno inoltrate alla Regione entro lunedì 18 dicembreIl lago di Garda fa i conti dei danni I privati dovranno compilare una scheda per ottenere il risarcimento Il ballo dei numeri. Non esiste uniformità di date e di tempo fra i vari Comuni del territorio gardesano impegnati a formulare il conto dei danni subiti per l’innalzamento dei livelli del Garda. In pratica al momento si «naviga» a vista. C’è chi come Malcesine, Bardolino, Garda e Torri hanno già provveduto ad informare la popolazione, tramite circolare o avvisi murali, della possibilità per i singoli soggetti interessati di segnalare ai rispettivi uffici tecnici i danni subiti e «gli importi stimati per le riparazioni o ripristini». Domanda da compilare secondo una apposita scheda fornita alle Amministrazioni dalla Divisione Difesa del Suolo e Protezione civile della regione che sta predisponendo un piano d’interventi di ripristino di opere. In pratica dopo il decreto presidenziale del Consiglio dei Ministri del 27 ottobre scorso che ha dichiarato «lo stato di calamità sui territori delle Regioni colpite dal maltempo fino al 31 dicembre 2001», gli uffici veneziani della protezione civile stanno redigendo la mappatura degli interventi e delle spese da sostenere per rimediare all’esondazione del Garda. Ebbene mentre a Malcesine i soggetti interessati hanno tempo fino al 10 dicembre per presentare la domanda, a Bardolino e Garda l’ultimo giorno diventa l’11. Addirittura il 22 dicembre, per la precisione entro le ore 13, a Torri. C’è poi chi come Lazise non ha ancora emesso avviso pubblico. «In effetti», spiega candidamente il sindaco Luca Sebastiano, «non è ancora stata fatta una comunicazione ufficiale per il semplice motivo che a parte tre o quattro cantine allagate non abbiamo riscontrato sul territorio particolari danni a carico di singoli privati. Le persone interessate sono poi già a conoscenza della possibilità di presentare domanda in Comune. Sarà poi nostro compito certificare la veridicità delle spese sostenute e inoltrare il tutto alla Regione. Diverso è il discorso alle infrastrutture pubbliche. Dobbiamo attendere che il livello del lago si abbassi ulteriormente per stilare un resoconto dei danni provocati al lungolago». L’unica cosa sicura al momento è una certa confusione di tempi e date che sembra colpire un po’ tutti nonostante l’incontro del 30 novembre scorso, nella sala Rossa della Provincia di Verona, tra l’assessore regionale Massimo Giorgetti e gli amministratori della zona benacense. Secondo quanto scoperto ieri mattina dopo un intricato giro di telefonate negli uffici veneziani il termine ultimo rimane il 18 dicembre. Entro quella data ci è stato assicurato i Comuni devono far pervenire in Regione tutta la documentazione necessaria. Attenzione però. Ogni spesa sostenuta deve essere accompagnata da regolare pezza giustificativa al fine di poter accedere all’eventuale rimborso secondo le disponibilità finanziarie regionali che prevedono comunque una franchigia di circa due milioni. Possibilità quindi, non certezza, di poter recuperare da parte dei soggetti interessati parte delle costi sostenuti per l’acqua alta. «La prima cosa importante da fare è un censimento capillare dei danni subiti dai privati», spiega al cellulare da Roma l’assessore regionale Massimo Giorgetti. «Si tratta di una azione propedeutica ad una eventuale e successiva distribuzione di contributi statali o regionali. Nei giorni scorsi a Belluno mi sono incontrato con il direttore dell’Agenzia della protezione civile Barberi al quale ho fatto presente i problemi creatisi nei nostri territorio dopo l’ondata di maltempo».

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video