Verrà forse svelato definitivamente il mistero che aleggia sulla scritta che appare su una parete della storica cascina della Contracania di S. Martino della Battaglia che, si dice, sarebbe stata scritta con il sangue quel 24 giugno 1859 da un fante francese forse agonizzante.Domenica mattina, infatti, un collaboratore del prof. Paolo Vanni, professore ordinario di Chimica medica alla Facoltà di medicina e chirurgia dell’Università di Firenze, preleverà un campione della scritta «Vive la France, Victor Barcelet».
Un esame che, con la tecnologia odierna, sicuramente fornirà una risposta.La stessa domenica alle 10.30, al Chervò Golf di Pozzolengo, Vanni interverrà sul tema «Gli infelici del ’59, la nascita della Croce Rossa» in occasione della presentazione del libro curato da Enrico Guarnieri, desenzanese, di professione ottico, il cui titolo è «Il giardino dei ghiacciai» (ed. De Gasperini). Ma oltre al prof. Vanni sarà presente come ospite anche il prof. Costantino Cipolla, ordinario di sociologia della salute all’Università di Bologna, e autore del ponderoso «Il crinale dei crinali».
Il programma della giornata prevede la presentazione del libro da parte del suo autore, quindi la relazione di Vanni ed altri interventi. La pubblicazione di Guarnieri, che va ad arricchire la biblioteca dedicata alla «battaglia che fece l’Italia», è un testo divulgativo con l’utilizzo anche di immagini belle e significative. L’idea di scrivere quest’opera è venuta a Guarnieri ammirando un lavoro svolto dai ragazzi della scuola media Trebeschi-Catullo di Desenzano, il calendario 2009 sulla seconda guerra d’indipendenza dal titolo «I luoghi della battaglia».
Ne è seguito un lungo e paziente lavoro di ricerca in decine di archivi e biblioteche che lo scrittore autodidatta ha realizzato anche grazie al patrocinio delle Province di Brescia e Mantova, dei comuni di Pozzolengo, Solferino, Peschiera, Ponti sul Mincio, Montichiari ed altri enti, tra cui la Società di Solferino e S. Martino e il Museo della Croce Rossa.