martedì, Maggio 14, 2024
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I problemi per la Navigarda finora riguardano solo la pendenza delle passerelle d'attracco cresciuta pericolosamente Il consorzio preleva 65 metri cubi al secondo per irrigare il Mantovano

Garda a quota 47: tranquilli per dieci giorni

Fino ad oggi il problema più serio per i battelli della Navigarda è costituito dall’inclinazione delle passerelle utilizzate per salire a bordo: essendo considerevolmente basso il livello del lago (anche un metro al di sotto delle medie stagionali), in qualche caso succede che la pendenza sia pericolosamente aumentata, facendo rischiare il «tuffo» verso il ponte. In altri termini la situazione è monitorata giorno dopo giorno nella consapevolezza che se continua di questo passo potrebbero presentarsi in fretta problemi per gli attracchi: per ora nemmeno gli aliscafi, che nella flotta Navigarda hanno il pescaggio maggiore, superiore anche a quello dei traghetti, sono stati costretti a saltare qualche approdo per la perdurante siccità.Peraltro la Navigarda fa osservare che non esiste una quota che obblighi a bloccare tutto: per esempio, se dovessero fermarsi gli aliscafi, si studierebbero alternative con i catamarani. Secondo Desenzano ieri il livello era a 47 centimetri sullo zero idrometrico: secondo la normativa in vigore il limite è fissato a 15 centimetri, 32 centimetri più in basso. Ogni centimetro di lago, informa Vincenzo Ceschini che segue l’andamento del bacino lacustre per conto della Comunità del Garda di cui è vicepresidente, equivale a 400 milioni di metri cubi di acqua. Da venerdì scorso il lago s’è abbassato di altri 3 centimetri. Allo sbarramento di Peschiera, che determina il livello dell’invaso, vengono fatti defluire 65 metri cubi al secondo destinati all’irrigazione di quasi mezzo milione di ettari di terreno agricolo nel mantovano (mais, riso, barbabietole e prato sono le coltivazioni più importanti). La legge consente al consorzio di prelevare fino ad 88 metri cubi: la rinuncia a 23 metri cubi sta a dimostrare che esiste sensibilità nei confronti di esigenze di altri comparti: ed anche prudenza perchè la situazione si risolverà solo nel caso di piogge consistenti e prolungate. Fino a quota 30, e quindi per un’altra decina di giorni continuando i prelievi ai livelli attuali senza che piova, non ci saranno problemi di alcun genere. La situazione del Garda è destinata comunque a comlicarsi negli anni avvenire: Brescia è arrivata a Lonato nella costruzione d’una conduttura per prelevare acqua potabile dal lago; le città della Bassa padana guardano al Garda, ancora sostanzialmente potabile, per rispondere alle esigenze delle rispettive popolazioni. Il lago è già diventato un tesoro, non solo per le valenze ambientali, da custodire per gli altri.

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