martedì, Dicembre 5, 2023
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Garda e Sebino, turismo a picco

Fino all’an­no scor­so rap­p­re­sen­ta­va un pun­to d’in­con­tro strate­gi­co fra una doman­da sem­pre più «glob­al­iz­za­ta» e un’of­fer­ta diver­si­fi­ca­ta. Un appun­ta­men­to capace in sette anni di atti­vare canali com­mer­ciali con 540 tour oper­a­tor di valen­za mon­di­ale. Di fronte alla crisi che ha investi­to il tur­is­mo bres­ciano, la «Bor­sa inter­nazionale dei laghi» è diven­ta­ta una delle ultime occa­sioni con­crete per rilan­cia­re un set­tore penal­iz­za­to dalle dif­fi­coltà eco­nomiche dei Pae­si del­l’area euro ser­ba­toio stori­co per le strut­ture alberghiere di Gar­da e Sebi­no. I dati del­la pri­ma parte del­la sta­gione sono decisa­mente neg­a­tivi: sec­on­do fonti min­is­te­ri­ali le pre­sen­ze sui laghi ital­iani sono ferme a 7 mil­ioni, dif­fi­cil­mente insom­ma si arriverà a toc­care i 18 mil­ioni del 2003. Alla fine del­l’es­tate nel­la voce tur­is­mo lacus­tre potreb­bero man­care all’ap­pel­lo cir­ca 500 mil­ioni di euro. Nel­la nos­tra provin­cia le prime indi­cazioni par­lano di una fles­sione di pre­sen­ze sul Gar­da che a luglio avrebbe per­so cir­ca 6 pun­ti per­centu­ali rispet­to allo stes­so peri­o­do del­lo scor­so anno (ma qualche oper­a­tore par­la addirit­tura dell’11%), men­tre il lago d’Iseo avrebbe con­sol­ida­to ma non incre­men­ta­to i volu­mi del 2003. Decisa­mente male il lago d’Idro men­tre si evi­den­zia un cer­to inter­esse dei tur­isti nei con­fron­ti degli spec­chi d’ac­qua del­la Val­ca­mon­i­ca che rap­p­re­sen­tano tut­tavia un seg­men­to ris­i­bile. In questo quadro si dice­va, assume un’im­por­tan­za vitale la «Bor­sa inter­nazionale dei laghi d’I­talia» che per l’ot­ta­vo anno con­sec­u­ti­vo avrà come quarti­er gen­erale il polo espos­i­ti­vo Brix­ia . Per l’u­ni­ca man­i­fes­tazione sostenu­ta dal­l’Ente nazionale ital­iano per il tur­is­mo, scen­derà in cam­po tut­ta la fil­iera pro­mozionale del­la Cam­era di Com­mer­cio: dal­l’Im­mo­bil­iare fiera a Bres­ci­a­tourism. La man­i­fes­tazione ded­i­ca­ta agli oper­a­tori tur­is­ti­ci che trat­tano il «prodot­to lago» si svol­gerà dal 7 all’11 set­tem­bre inter­se­can­dosi con Sportout, una fiera-even­to per il grande pub­bli­co, ris­er­va­ta agli sport da prati­care all’aria aper­ta in pro­gram­ma dal 10 al 19. «Sportout — ha spie­ga­to Car­lo Mas­so­let­ti pres­i­dente di Immo­bil­iare Fiera — vor­rebbe diventare in prospet­ti­va un’al­ter­na­ti­va alla fiera del fit­ness di Rim­i­ni. La rasseg­na sul­lo sport out­door rap­p­re­sen­ta una delle novità del­la Bor­sa inter­nazionale dei laghi pos­tic­i­pa­ta per garan­tire nel quadro dei cal­en­dari di work-shop inter­nazion­ali la mag­gior pre­sen­za di oper­a­tori». Obi­et­ti­vo rag­giun­to con­sid­er­a­to che sono atte­si oltre 50 tour oper­a­tor prove­ni­en­ti da 12 nazioni: dal­la Rus­sia alla Spagna, pas­san­do per Scan­di­navia, Giap­pone e Sta­ti Uni­ti, uni­co Paese con cui Bres­ci­a­tourism non ha anco­ra avvi­a­to attiv­ità pro­mozion­ali negli ulti­mi mesi. «L’of­fer­ta, in par­ti­co­lare bres­ciana — ha spie­ga­to anco­ra Mas­so­let­ti -, sarà rap­p­re­sen­ta­ta da oltre 150 oper­a­tori in rap­p­re­sen­tan­za di Asso­ci­azioni e Con­sorzi di pro­mozioni tur­is­tiche, tut­ti con­nes­si ai laghi e alle attiv­ità col­le­gate come cen­tri con­gres­si, impianti ter­mali, sportivi, strut­ture ricettive ed enogas­tro­nomiche». In ques­ta otti­ca di «sis­tema» i tour pro­mozion­ali preve­dono oltre ad itin­er­ari in Fran­ci­a­cor­ta, Sebi­no e Gar­da pun­tate sul lago di Como, a Man­to­va, Cre­mona e Berg­amo. Si scom­mette anche sul­la sin­er­gia con gli even­ti artis­ti­ci pro­gram­mati a Bres­cia. «In occa­sione del­la serie di mostre che avrà come momen­to cen­trale la rasseg­na ded­i­ca­ta a Mon­et — ha annun­ci­a­to Fer­ruc­cio Rossi Thie­len pres­i­dente di Bres­ci­a­tourism ricor­dan­do che il tur­ista del lago chiede spi­ag­gia e… cul­tura -, alle­stire­mo un info-point per offrire ai vis­i­ta­tori infor­mazioni ma anche mate­ri­ale sulle prin­ci­pali local­ità tur­is­tiche bres­ciane». La paro­la d’or­dine insom­ma met­tere in moto un mar­ket­ing ter­ri­to­ri­ale a più liv­el­li «che — ha affer­ma­to Mas­so­let­ti coin­vol­ga tut­ti i set­tori eco­nomi­ci locali». «Il seg­men­to tur­is­ti­co lacus­tre — ha osser­va­to , pres­i­dente del­la Cam­era di Com­mer­cio di Bres­cia -, deve del resto con­frontar­si con agguer­ri­ti com­peti­tori inter­nazion­ali ed è nec­es­saria una forte inizia­ti­va pro­mozionale che ripo­sizioni l’of­fer­ta come pro­pos­ta inte­gra­ta di sog­giorni in local­ità ide­ali che sap­pi­ano coni­uguare gli aspet­ti cul­tur­ali con quel­li di sva­go, quel­li sportivi con quel­li enogas­tro­mi­ci, garan­ten­do allo stes­so tem­po strut­ture di accoglien­za sem­pre più in lin­ea con le esi­gen­ze del vis­i­ta­tore».

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